• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08338 CIOFFI, MONTEVECCHI, CAPPELLETTI, LUCIDI - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che: in data 21 dicembre 2015, la Provincia di Salerno, con delibera...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08338 presentata da ANDREA CIOFFI
martedì 31 ottobre 2017, seduta n.907

CIOFFI, MONTEVECCHI, CAPPELLETTI, LUCIDI - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che:

in data 21 dicembre 2015, la Provincia di Salerno, con delibera n. 223 del Consiglio provinciale, ha inserito nel "piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2015-2017" anche il palazzo che ospita l'archivio di Stato di Salerno;

nel marzo 2016 il Ministero dei beni e attività culturali e del turismo ha impugnato presso il TAR la delibera, al fine di chiederne l'annullamento per effetto del decreto-legge n. 78 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125 del 2015, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali, che consentirebbe l'eventuale trasferimento al Ministero degli immobili demaniali di proprietà delle Province adibiti a sede degli archivi di Stato;

nel marzo 2017 i giudici della seconda sezione del TAR di Salerno avrebbero deciso di respingere il ricorso del Ministero, in quanto lo stesso avrebbe dovuto adottare un piano di razionalizzazione degli archivi e degli altri istituti culturali delle Province entro il 31 ottobre 2015;

il piano risulta essere ancora non approvato, e tale situazione ha posto tutti gli archivi e gli istituti culturali italiani di proprietà delle Province in una condizione di estrema difficoltà in quanto potrebbero essere alienati dalle stesse, mentre il piano di alienazione degli immobili è stato deliberato dal Consiglio provinciale il 21 dicembre 2015, dunque circa due mesi dopo il termine previsto dalla citata legge n. 125;

considerato che:

la messa in vendita dello storico edificio di Salerno, simbolo di identità culturale dell'intera cittadinanza, oltre a far sorgere la problematica della conservazione e della futura fruibilità del patrimonio archivistico ivi conservato, costituisce a parere degli interroganti un atto di estrema gravità, per la perdita da parte della collettività di un edificio monumentale della città;

l'edificio salernitano, al civico n. 7 di largo Abate Conforti, che attualmente ospita l'archivio di Stato, fu costruito nel XIV secolo. In esso ebbe sede la Regia udienza, istituzione aragonese soppressa nel 1806 e poi sostituita da altre magistrature. Divenne, infatti, sede del Tribunale di prima istanza e della Gran corte criminale. Quando, nel 1934, gli uffici giudiziari si trasferirono nel nuovo palazzo di giustizia, divenne sede dell'archivio provinciale (in seguito archivio di Stato), fino a quel momento collocato nel palazzo d'Avossa in via Botteghelle. Degne di nota, e di particolare pregio storico, sono le celle ancora conservate delle vecchie magistrature nonché la tardomedievale cappella di san Ludovico posta al pianterreno dello stabile, così chiamata per l'affresco che raffigura Ludovico d'Angiò e che fu scoperto nel 2009 durante lavori di restauro di quell'ambiente, fino a quel momento utilizzato come deposito;

attualmente l'archivio di Stato di Salerno custodisce un patrimonio di estremo interesse che copre un arco temporale compreso tra la prima metà del XIV secolo e gli anni '60 del Novecento;

l'ente Provincia di Salerno ha reiterato l'azione di vendita attraverso una nuova deliberazione di Consiglio avvenuta il 28 dicembre 2016, atto n. 155/2016, con cui inserisce l'edificio nel nuovo piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2016-2018;

risulta agli interroganti che in data 26 giugno 2017 è stata presentata all'ufficio protocollo della Provincia una petizione popolare sottoscritta da 1.136 cittadini della provincia salernitana che chiedono l'annullamento delle delibere di Consiglio n. 223/2015 e 155/2016. La stessa chiede di trovare, nel più breve tempo possibile, una soluzione affinché lo storico edificio di piazza Abate Conforti possa continuare ad ospitare la sede dell'archivio di Stato di Salerno,

si chiede di sapere:

quali siano le motivazioni che hanno spinto il Ministro in indirizzo a non fare ricorso contro la citata pronuncia del TAR di Salerno entro i termini previsti dalla legge;

se sia già stato previsto e individuato un altro edificio che, in caso di reale vendita dell'immobile da parte della Provincia, garantisca l'integrità del patrimonio dell'archivio di Stato di Salerno.

(4-08338)