• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12656 (5-12656)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12656presentato daPILI Maurotesto diMercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883

   PILI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la rotta Algeria-Sulcis è sempre di più la porta d'ingresso per i delinquenti algerini e non solo;

   nei giorni scorsi su quella rotta è scattato nuovamente l'allarme internazionale per il rischio terrorismo;

   quando sono stati identificati i clandestini sbarcati a Calasetta l'allerta è stata totale visto che uno degli algerini era segnalato in tutte le anagrafi internazionali della criminalità per gravissimi reati per i quali era stato già condannato a 12 anni di carcere e sul quale pendeva un mandato di cattura europeo;

   l'algerino è stato immediatamente arrestato e portato nel carcere di Uta;

   si tratta dell'ennesima grave conferma di quanto sta avvenendo impunemente nelle coste sarde senza che niente venga fatto per arginare questo traffico di clandestini che niente ha a che vedere con l'immigrazione per guerre o povertà;

   si tratta di un fenomeno che sta alimentando la «rotta delinquenziale» a dismisura e solo la professionalità delle forze dell'ordine ha consentito di bloccare anche questo personaggio;

   resta da chiedersi quanti altri ne stiano entrando senza problemi con il solo obiettivo di raggiungere l'Europa per delinquere a piene mani;

   appaiono all'interrogante inopportune le interviste alle tv algerine e non solo da parte di esponenti vari nazionali e regionali;

   occorre un'azione vera e concreta;

   l'esito di queste esternazioni di regione e Governo ha avuto l'effetto contrario;

   il Ministro dell'interno, ad avviso dell'interrogante, dovrebbe immediatamente riferire in Parlamento;

   l'algerino arrestato, secondo quanto riportano gli incroci informativi internazionali, era stato già condannato a 12 anni per rapina e tentato omicidio;

   i poliziotti della squadra mobile della questura di Cagliari hanno arrestato, infatti, Alì Laouar, algerino arrivato in Sardegna con un barchino sulle coste del Sulcis;

   l'uomo era stato portato nel Cpa di Monastir per le procedure di identificazione e foto-segnalamento;

   sin dal primo controllo incrociato con il sistema informativo è risultato positivo alla banca dati internazionale della polizia. Risulta condannato a 12 anni di carcere da un tribunale francese per rapina aggravata e tentato omicidio;

   l'extracomunitario è stato portato nel carcere di Cagliari-Uta dove ora è a disposizione della magistratura;

   questo traffico di criminali deve cessare;

   si tratta di una rotta incontrollata e sempre più pericolosa, visto che dopo lo sbarco di terroristi che l'interrogante denunciò nelle scorse settimane ora c'è la conferma di una tratta destinata a far entrare in Sardegna criminali di ogni genere;

   le forze dell'ordine fanno quello che possono con grande impegno, ma sono scarsi i mezzi e il numero di uomini;

   regione e Governo dovrebbero evitare quelli che l'interrogante giudica gratuiti e inutili proclami e agire senza perdere altro tempo –:

   se il Governo non ritenga di dover fornire immediatamente ogni utile elemento sulla tratta Algeria-Sardegna e sulle iniziative che si intenda mettere in atto per bloccare questo flusso criminale verso l'isola;

   se il Governo non intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, per l'espulsione immediata di tali clandestini, che andrebbero allontanati nella stessa giornata d'arrivo;

   se il Governo non ritenga di dover assumere iniziative per evitare la realizzazione di Centri permanenti per i rimpatri con dispendio di risorse inaudite e mezzi garantendo, invece, un servizio efficiente per l'espulsione immediata da eseguirsi direttamente all'arrivo degli stessi clandestini.
(5-12656)