• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.5/12652 (5-12652)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12652presentato daLENZI Donatatesto diMercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 883

   LENZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   è in corso di approvazione all'isola d'Elba la costruzione di un dissalatore in località Mola nel comune di Capoliveri;

   l'Elba, ad oggi, è alimentata per circa metà del suo fabbisogno da una condotta sottomarina, realizzata negli anni ’80, che porta acqua dalla Val di Cornia all'isola, per un totale di circa 160 litri/secondo. Da sempre considerate in buono stato, queste condotte sono oggi, a detta dell'Azienda servizi ambientali (Asa) spa a rischio rotture. L'Azienda servizi ambientali spa, responsabile della gestione idrica del territorio elbano, ha il compito istituzionale di ricercare soluzioni alle varie problematiche del servizio idrico prioritariamente a quella dell'approvvigionamento;

   Asa afferma di aver erogato nel 2016 circa 7,7 milioni di metri cubi di acqua all'anno. L'isola ha una popolazione residenziale di circa 32 mila persone che raggiungono le 100 mila unità nel mese di agosto. Una stima della popolazione presente sull'isola nel corso dell'anno, in termini di giorni/uomo, conduce ad un valore di circa 17 milioni di presenze/anno;

   se ne ricava, in maniera approssimata, che la disponibilità media pro-capite di acqua al giorno è di oltre 450 litri (L'Istat ha stimato il consumo pro capite in Italia in 175 litri al giorno);

   da uno studio di geologi locali risulta che all'isola d'Elba esiste la potenzialità di rendere l'isola autosufficiente da un punto di vista idropotabile, senza fare ricorso ai dissalatori;

   il valore di 450 l/pro-capite è circa 2 volte e mezzo il consumo nazionale. Se si considera che all'Elba non esistono industrie, che le aziende agricole sono tutte autosufficienti, in quanto dotate di pozzi propri, così come molte abitazioni fuori dai centri urbani (4.000/5.000), la ragione di un consumo così elevato, è dovuto alle perdite della rete di distribuzione, che per ammissione della stesso gestore si stimano pari a circa un 40 per cento. Solo recentemente il gestore Asa è stato incaricato di addurre acqua da alcune fonti sorgive del monte Capanne. Se venissero effettuati interventi atti a realizzare nuovi pozzi, manutenere la rete di distribuzione idrica, educare residenti ed ospiti ad un uso consapevole dell'acqua sarebbe possibile migliorare l'autosufficienza idrica;

   l'autosufficienza idrica, secondo l'Asa, si può ottenere con la realizzazione di un dissalatore, un vero e proprio impianto industriale, in zona Mola, vicino a Capoliveri, località tra le più turistiche e rinomate;

   i costi della sola realizzazione dell'impianto ammontano a circa 15 milioni di euro iniziali. Si stima che l'acqua prodotta costerà da 3 a 5 volte il prezzo attuale ed inoltre sono previste opere a mare e a terra (opere di presa dell'acqua marina e di scarico a mare della salamoia prodotta, condotte interrate sul fondale marino, stoccaggio di agenti chimici per le azioni di disinfezione dell'acqua e altro) con indiscussi effetti sul piano ambientale, marino e terrestre –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa, se intenda chiarire se in casi come quello descritto sia necessario effettuare una valutazione di impatto ambientale e se intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a verificare se la realizzazione del dissalatore sopra richiamato possa costituire un fattore di inquinamento per l'ambiente marino;

   se sia possibile individuare diverse localizzazioni dell'impianto suddetto, zone più vicine alla costa toscana e a minore destinazione turistica o ricorrere a soluzioni diverse per l'approvvigionamento idrico di un'isola ad alto valore paesaggistico e naturalistico.
(5-12652)