• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12613 (5-12613)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12613presentato daCHIMIENTI Silviatesto diMartedì 7 novembre 2017, seduta n. 882

   CHIMIENTI, DI BENEDETTO, LUIGI GALLO, MARZANA, VACCA, SIMONE VALENTE, BRESCIA e D'UVA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   l'edilizia scolastica avrebbe dovuto essere uno dei punti forti della legge n. 107 del 2015, già dal 6 marzo 2014, giorno della conferenza tenuta dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca pro tempore Stefania Giannini e dal premier pro tempore Matteo Renzi; sono stati lanciati slogan su scuole più sicure e più belle già dal 1° settembre 2014;

   a distanza di tre anni la realtà dei 42 mila istituti scolastici del nostro Paese è, purtroppo, ben diversa. Infatti, a fronte degli oltre 5 mila interventi già conclusi dichiarati dal Governo, molto è ancora da fare: negli ultimi tre anni è stato speso appena un terzo delle risorse previste;

   solo il 3 per cento delle scuole pubbliche italiane è in ottimo stato, così come riportato anche dal «XV Rapporto Sulla Sicurezza delle Scuole» pubblicato il 28 settembre 2017 da Cittadinanzattiva. Un quarto delle scuole presenta distacchi di intonaco, segni di fatiscenza come muffe ed infiltrazioni, una scuola su quattro presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato, ed è irrisorio il numero di scuole con la certificazione all'adeguamento sismico obbligatoria dal 2013;

   solo nell'anno scolastico 2016/2017, si è assistito a 44 episodi di crolli, con 6 feriti tra gli studenti ed il personale, oltre che danni alle cose e alle strutture. Sommando quelli degli anni precedenti, si arriva a 156 episodi di crolli negli ultimi quattro anni scolastici, con 24 feriti;

   la mancanza di interventi di edilizia scolastica ha, in Piemonte, reso del tutto inagibili alcune scuole pubbliche. A Frugarolo e a Predosa, entrambe in provincia di Alessandria, le scuole sono troppo vecchie e necessitano di interventi di ristrutturazione urgenti;

   a Frugarolo gli alunni della scuola primaria, e i loro insegnanti, sono stati trasferiti nell'unico locale idoneo del paese che è di proprietà della parrocchia, uno spazio con un accesso autonomo e un cortile, dove effettueranno le lezioni, mentre la mensa verrà allestita nei locali storici della Società del mutuo soccorso dove verrà svolta anche l'attività motoria;

   la stessa situazione si presenta a Predosa, dove l'amministrazione ha dovuto far ristrutturare alcuni locali della parrocchia per poter ospitare i ragazzi della scuola secondaria di primo grado. Gli studenti della scuola primaria, invece, sono stati spostati in municipio, negli uffici del primo piano, che a loro volta sono stati trasferiti al secondo. Anche in questo caso la mensa scolastica ha cambiato sede e i ragazzi per pranzare devono andare nei locali dell'ex centro anziani;

   per quanto riguarda le scuole di Predosa, sono state dichiarate inagibili in quanto il comune ha verificato che i controsoffitti della scuola, realizzata nel 1915, rappresentavano un rischio per gli studenti e il personale, così come riportato anche in un articolo del 24 ottobre 2017 pubblicato sul Fatto Quotidiano –:

   se il Ministro interrogato non intenda intervenire urgentemente, per quanto di competenza, di concerto con la regione Piemonte, per porre rimedio alla situazione delle due scuole di cui in premessa, assumendo iniziative volte a rivedere la normativa nazionale sulla sicurezza delle scuole, in particolare la legge n. 81 del 2008 e il decreto ministeriale 18 dicembre 1975, affinché le norme sulla sicurezza siano adeguate al contesto scolastico.
(5-12613)