• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18358 (4-18358)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18358presentato daPRODANI Aristesto diLunedì 6 novembre 2017, seduta n. 881

   PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con il comunicato stampa del 29 settembre 2017, ha annunciato l'avvio all'utilizzo del sistema unionale delle customs decisions, sviluppato dai servizi della Commissione europea, «per la presentazione delle domande da parte dell'operatore economico e per il rilascio e la gestione delle relative decisioni doganali, ai fini della gestione di istanze e decisioni (autorizzazioni) aventi ad oggetto la corretta applicazione della normativa doganale. L'utilizzo del sistema si pone come un'alternativa alla forma cartacea per la gestione delle predette istanze e decisioni»;

   come riportato dal sito www.fiscopiu.it, «il Codice Doganale dell'Unione Europea (CDU) ha stabilito regole generali per il processo autorizzativo e per la gestione delle decisioni relative all'applicazione della normativa doganale». Le decisioni doganali sono autorizzazioni concesse dall'autorità doganale competente sulla base delle richieste presentate dall'operatore economico. Il CDU stabilisce il principio che «tutti gli scambi di informazioni, richieste o decisioni, tra autorità doganali, nonché tra operatori economici ed autorità doganali, e l'archiviazione di tali informazioni richiesti dalla normativa doganale siano effettuati mediante procedimenti informatici. Da ciò la necessità di sviluppare il Customs Decisions System (CDS)»;

   nello specifico, «il sistema è costituito da due componenti: l'EU Trader Portal (TP), attraverso cui l'operatore economico presenta le domande di decisione e segue il ciclo di vita della domanda e della connessa decisione (rilascio, diniego, richieste di integrazioni...) ed il Customs Decisions Management System (CDMS), attraverso cui gli uffici competenti dell'Agenzia centrali e territoriali gestiscono le domande e il ciclo di vita delle decisioni»;

   dal 2 ottobre 2017, le domande di decisione sono presentate dagli operatori economici esclusivamente in forma elettronica tramite il Trader Portal. «Gli operatori economici interessati e gli uffici competenti devono monitorare rispettivamente TP e CDMS, in quanto la normativa che regola il processo delle decisioni prevede precisi vincoli temporali il cui mancato rispetto può comportare conseguenze sfavorevoli sia per gli operatori economici sia per gli uffici competenti.»;

   i portali web «EU Trader Portal e Customs Decisions Management System (sistema di gestione delle decisioni doganali a disposizione degli uffici doganali)», sono stati sviluppati in lingua inglese, in quanto risulta essere la lingua franca ufficiale nelle istituzioni europee, dalla Commissione europea per poter essere accessibili a tutti gli operatori economici dell'Unione europea;

   come riportato dal sito www.europarl.europa.eu «il rispetto della diversità linguistica è uno dei valori fondamentali dell'UE (....). Il primo regolamento del 1958 che stabilisce il regime linguistico dell'allora Comunità economica europea è stato modificato dalle successive adesioni all'UE e definisce, insieme all'articolo 55, paragrafo 1, del TUE (Trattato Unione Europea), le lingue ufficiali dell'Unione. In conformità dell'articolo 24 del TFUE (Trattato sul funzionamento dell'Unione europea), ogni cittadino dell'Unione può scrivere alle istituzioni o agli organi dell'UE in una di tali lingue e ricevere una risposta nella stessa lingua»;

   a quanto risulta agli interroganti, l'accessibilità ai portali Trader Portal e Customs Decisions Management System, esclusivamente in lingua inglese, sta creando notevoli difficoltà agli operatori nazionali, paralizzando, in alcuni casi, l'operatività e causando un rallentamento delle attività economiche. Sarebbe in corso, da parte dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, la traduzione di entrambe le applicazioni in lingua italiana;

   peraltro, a differenza delle precedenti modalità, risulta poca chiara l'introduzione del nuovo e obbligatorio sistema, senza che siano stati resi noti i collaudi, né i necessari e preventivi test di corretto funzionamento. In ultimo, a quanto consta all'interrogante, il sistema delle customs decisions non sarebbe stato accessibile e/o sarebbe stato non funzionante per gli utenti esterni fino al 23 ottobre 2017. E, ad oggi, risulterebbe nuovamente non disponibile –:

   se il Ministro interrogato intenda spiegare le cause del ritardo nella traduzione in lingua italiana dei portali web «EU Trader Portal e Customs Decisions Management System»;

   se intenda chiarire secondo quali tempistiche saranno tradotti in italiano i portali web menzionati, fondamentali per agevolare le attività degli operatori nazionali nella presentazione delle domande riguardanti le decisioni doganali;

   come si spieghi la mancata effettuazione dei necessari e preventivi test di corretto funzionamento del sistema sopra citato.
(4-18358)