• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12602 (5-12602)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12602presentato daGALGANO Adrianatesto diLunedì 6 novembre 2017, seduta n. 881

   GALGANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   è trascorso un anno da quando, alle 7,41 del 30 ottobre 2016, una scossa di terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio causando migliaia di sfollati ed enormi danni che si sono andati a sommare a quelli conseguenti agli eventi sismici di agosto 2016;

   tantissime sono state le denunce da parte degli abitanti dei comuni danneggiati per i gravi ritardi sul fronte della ricostruzione e dell'assegnazione delle soluzioni abitative di emergenza;

   secondo i dati dell'Osservatorio per la ricostruzione di qualità di Fillea-Cgil e Legambiente sono state richieste 3570 casette (205 in Abruzzo, 775 nel Lazio, 1824 nella Marche e 766 in Umbria) da 43 comuni sui 140 danneggiati. Al 17 ottobre 2017 ne sono state consegnate 995 (27,87 per cento) così distribuite: in Abruzzo una sola casetta, nel Lazio 616, nelle Marche 167, in Umbria 211;

   al 26 ottobre, la Protezione civile calcola che sono 6.486 le persone assistite nelle quattro regioni: la maggioranza, ovvero 4.652, vive in albergo; gli altri, al momento, risiedono nei container o negli alloggi realizzati in seguito ai terremoti del 1997 e del 2009. In particolare, in Umbria 1.000 persone vivono negli hotel e 2.600 famiglie sono in affitto;

   numerose sono state anche le aziende che hanno subito danni: solo in Umbria 192 su 285 imprese verificate. Dopo un anno, solo ora sono stati sbloccati i fondi del danno indiretto, ma il 31 dicembre 2017 scadrà, per le imprese del cratere, la cassa integrazione e ci sono preoccupazioni per il periodo invernale. Inoltre, le risorse previste sono quasi tutte riconducibili al regime «de minimis» cioè ad un tetto massimo di 200 mila euro cui servirebbe derogare per evitare gli imprenditori siano costretti a scegliere su quali interventi puntare, tralasciandone altri. Infine, l'articolo 24 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, concernente «interventi a favore delle micro, piccole e medie imprese nelle zone colpite dagli eventi sismici» prevedeva finanziamenti agevolati a tasso zero fino a 30 mila euro che non sono stati attivati;

   ritardi notevoli si sono accumulati anche sul fronte della ricostruzione delle scuole: delle 108 da ricostruire, previste dai due piani straordinari approvati dal commissario, soltanto una è stata realizzata e un'altra è in costruzione. Dei 18 edifici scolastici da ricostruire entro l'inizio dell'anno scolastico in corso, con un importo di 110 milioni di euro a carico dello Stato, i lavori sono iniziati soltanto nella primaria a «Romolo Capranica» ad Amatrice. Il resto delle gare non risulta assegnato;

   il 4 agosto 2017 Invitalia ha pubblicato un secondo «avviso esplorativo» e si è così arrivati a 1.119 aziende interessate, ma, tre mesi dopo, ancora nessuna gara è stata aggiudicata;

   a questi edifici, in base al secondo programma straordinario per la riapertura delle scuole, se ne sono aggiunti altri 87 con uno stanziamento complessivo di 231.038.692. A differenza delle 18 scuole inserite nel primo programma, i committenti di queste sono comuni e province. Invitalia dovrà svolgere le gare di appalto, ma, ad oggi, non c'è alcun bando;

   in tema di ricostruzione, nella maggioranza dei comuni colpiti dal terremoto ci sono ancora le macerie da rimuovere. Su 87 comuni colpiti sono ancora 52 quelli del cratere che continuano ad avere macerie. Soltanto nelle Marche, con l'area del cratere più vasta, se ne stima un totale di 1,1 milioni di tonnellate. In Umbria ne è stato rimosso soltanto il 18 per cento del totale –:

   quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare il Governo per velocizzare l'assegnazione delle soluzioni abitative di emergenza, sbloccare gli aiuti alle aziende e accelerare il programma di ricostruzione.
(5-12602)