• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02960/005/ ... in sede di esame del disegno di legge recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020"; considerato che: ai sensi...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2960/5/07 presentato da FRANCO CONTE
mercoledì 8 novembre 2017, seduta n. 399

La Commissione,
in sede di esame del disegno di legge recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020";
considerato che:
ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83 recante "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo", convertito con modificazioni con legge n. 106 del 29 luglio 2014, è stato introdotto nell'ordinamento italiano un credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il cosiddetto "art bonus", quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale; grazie a tale disposizione, chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta, previsto nella misura del 65 per cento dell'erogazione liberale effettuata;
la legge di stabilità 2016 ha stabilizzato e reso permanente l'"art bonus" mentre, in relazione alla qualifica del soggetto che effettua le erogazioni liberali ha previsto limiti massimi differenziati di spettanza del credito d'imposta. In particolare:
a) per le persone fisiche ed enti che non svolgono attività commerciale (dipendenti, pensionati, professionisti), il credito d'imposta è riconosciuto nel limite del 15 per cento del reddito imponibile;
b) per i soggetti titolari di reddito d'impresa (società e ditte individuali) ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale il credito d'imposta è invece riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui;
tenuto conto che:
il credito d'imposta previsto dal "decreto cultura" incoraggia gli investimenti nel patrimonio italiano, ma presenta ancora aspetti da migliorare e ambiti non ancora esplorati; si può immaginare, ad esempio, di ampliarne l'ambito oggettivo. In particolare, l'estensione di tale meccanismo agli investimenti diretti ai luoghi di culto e ai beni in essi custoditi sembra costituire un'opportunità virtuosa e produttiva di effetti positivi in termini di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico rappresentato dagli stessi immobili di culto;
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di prevedere, con successivi provvedimenti normativi, che il credito di imposta "art bonus" di cui all'articolo l del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, sia applicabile anche alle erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro sia degli immobili adibiti allo svolgimento di attività di culto, sia dei beni mobili di interesse culturale in essi contenuti, anche appartenenti ad enti ed istituzioni della Chiesa cattolica o di altre confessioni religiose.
(0/2960/5/7)
CONTE, DALLA TOR, DI GIORGI, LIUZZI, PUGLISI