• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.4/18439 (4-18439)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18439presentato daFRACCARO Riccardotesto diVenerdì 10 novembre 2017, seduta n. 884

   FRACCARO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la Relazione sull'attività delle Forze di Polizia, sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata per l'anno 2014, comunicata alla Presidenza della Camera dei deputati il 14 gennaio 2016 (Atti Parlamentari XVII Legislatura – Doc. XXXVIII, n. 3) segnala l'esito dell'operazione Toman condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Bologna;

   nell'ambito della predetta operazione conclusa nel luglio 2014 sono stati accertati scambi di denaro e valuta in ambito internazionale con rimesse e proposte di transazioni per decine di milioni di euro in violazione delle normative fiscali ed antiriciclaggio. Le indagini che si sono svolte nelle province di Ravenna, Trento, Milano, Firenze, Verona, Modena, Siena, Torino, Teramo, Rieti, Caltanissetta, Ascoli Piceno, Ancona e Venezia, hanno consentito di individuare i partecipanti al sodalizio criminale dedito all'esercizio abusivo dell'attività finanziaria ed al trasferimento dei proventi derivanti dal favoreggiamento dell'immigrazione illegale. Per il meccanismo illecito si faceva riferimento sia a imprenditori italiani, quali intermediari finanziari internazionali non autorizzati dagli organi di vigilanza finanziaria preposti, sia al sistema hawāla, tradizionale metodo di pagamento fiduciario mediorientale;

   nell'indagine si accertava l'esistenza di una consolidata rete sovranazionale costituita da stranieri (molti dei quali operanti in Italia) impegnata nel traffico di migranti afghani verso i Paesi del Nord Europa attraverso l'utilizzo di rotte consolidate, di mezzi, disponibilità di luoghi e esercizi ricettivi e la movimentazione di somme di denaro da reinvestire nell'attività illecita col sistema della transazione monetaria del cosiddetta hawāla, al fine di sfuggire al controllo dei canali legali;

   la hawāla, originariamente concepito come metodo di pagamento medievale da individuo a individuo per consentire transazioni finanziarie per il commercio a lunga distanza, si è evoluto in un sistema informale di trasferimento transnazionale, il quale garantisce la non tracciabilità delle transazioni di denaro, valuta e valori ed è basato sulle prestazioni e sull'onore di una vasta rete di mediatori;

   la hawāla, principalmente in uso nei Paesi mediorientali, è un sistema utilizzato per facilitare i flussi finanziari e le obbligazioni su scala internazionale legati a una molteplicità di attività commerciali, lecite ed illecite, come le seguenti: rimesse degli immigrati ai loro Paesi d'origine; traffico di migranti; favoreggiamento dell'immigrazione illegale e clandestina; abusivismo bancario e finanziario; falsa fatturazione e fatturazione sottocosto per compravendite internazionali, corruzione, finanziamento a organizzazioni terroristiche, e altro. Il sistema, oltre a minacciare la sicurezza della Repubblica, consente altresì di eludere le normative fiscali e antiriciclaggio cagionando mancati introiti alle casse dello Stato e determinando pratiche di concorrenza sleale tra aziende esportatrici nei Paesi in cui tale sistema di pagamento viene impiegato –:

   se il Governo sia a conoscenza di operazioni analoghe emerse da indagini già concluse sui medesimi reati finanziari;

   se il Governo abbia assunto o ritenga di assumere iniziative di competenza, anche di concerto con la comunità internazionale o tramite programmi e accordi bilaterali, per monitorare, sanzionare e contrastare il fenomeno della hawāla applicato alle transazioni commerciali e alle attività illecite ed, ove tali iniziative siano state già assunte, quale ne sia stato l'esito.
(4-18439)