Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/12688 (5-12688)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12688presentato daGALLINELLA Filippotesto diMartedì 14 novembre 2017, seduta n. 885
GALLINELLA, L'ABBATE, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, PARENTELA, LUPO e GAGNARLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
nel nostro Paese per effettuare un'operazione di import/export, gli operatori debbono sottostare ad una procedura lenta e spesso farraginosa, poiché oltre alla dichiarazione doganale, devono presentare fino a 68 istanze ad altre 18 amministrazioni, trasmettendo ad ognuna informazioni e dati spesso identici per ottenere le autorizzazioni, i permessi, le licenze ed i nulla osta necessari, nella grande maggioranza dei casi rilasciati su carta;
un tale meccanismo è in grado di funzionare solamente se è in essere un efficace coordinamento tra le amministrazioni coinvolte, in assenza del quale costi e tempi della frammentazione ricadono sulle imprese;
per agevolare le imprese nelle operazioni di import/export, già nel 2003 l'Agenzia delle dogane propose la norma istitutiva dello sportello unico, doganale, inserita poi nella legge finanziaria per il 2004, che stabilisce che la dogana sia il punto di coordinamento e di controllo del complesso delle informazioni necessarie allo sdoganamento e demanda le modalità attuative dello sportello unico doganale al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 242 del 4 novembre 2010;
lo sportello è stato attivato a luglio 2011 con le modalità transitorie previste dal decreto suddetto, in attesa del completamento del «dialogo telematico» tra tutte le amministrazioni coinvolte che avrebbe dovuto concludersi entro luglio 2014. Il decreto del Presidente del Consiglio di ministri obbliga le 18 amministrazioni ad integrare i processi di competenza, di cui rimangono titolari, per offrire alle imprese una «interfaccia» unitaria che, a regime, consentirà la richiesta, il controllo e lo «scarico» della documentazione per via telematica e la «digitalizzazione» dell'intero processo di sdoganamento;
gli effetti di questa operazione consentiranno riduzione dei tempi e dei costi di sdoganamento, miglioramento della qualità dei controlli e conseguente riduzione dei costi per le amministrazioni;
già nella fase transitoria lo sportello unico doganale dispiega sostanziali benefici in termini di trasparenza nell'esercizio dell'azione amministrativa fornendo «la carta dei servizi per l'intero processo di sdoganamento»;
in relazione alla collaborazione con i 23 Ministeri attualmente esistenti in Italia, dal sito dell'Agenzia per le dogane e dei monopoli si apprende che, al momento, sono attivi solamente i tavoli funzionali-procedurali tra Agenzia e Ministero dello sviluppo economico, Ministero della salute, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare –:
quali siano le ragioni della mancata adesione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali allo sportello unico doganale, considerato che il settore agroalimentare è uno dei più colpiti dal fenomeno della contraffazione e che potrebbe di certo beneficiare dei maggiori controlli garantiti dal sistema dello sportello.
(5-12688)