• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12675 (5-12675)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12675presentato daDONATI Marcotesto diMartedì 14 novembre 2017, seduta n. 885

   DONATI, MALPEZZI, ERMINI, PARRINI, BECATTINI, MORANI, COPPOLA, ASCANI, FANUCCI, IORI, MANFREDI, MARCO DI MAIO, DALLAI, CARRESCIA, GALPERTI, FAMIGLIETTI e GADDA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 3 della Costituzione così recita: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese»;

   il sistema educativo e di istruzione è basato su principi di uguaglianza, non discriminazione, inclusione, pari opportunità, con al centro la persona e la sua dignità, nonché lo sviluppo delle sue capacità e della sua dimensione di cittadino uguale agli altri, parte integrante della comunità nazionale;

   va sottolineato l'importante ruolo pedagogico e sociale della scuola, intesa come componente fondamentale del percorso educativo della persona, non solo quindi nel suo aspetto di apprendimento delle conoscenze e delle materie, ma anche, allo stesso modo, per il suo compito formativo;

   l'amministrazione comunale di Montevarchi (Arezzo), come si apprende dalla stampa, ha deciso di separare i bambini le cui famiglie non sono in regola con i pagamenti della mensa somministrando loro semplicemente una fetta di pane e olio, acqua e frutta;

   il consiglio comunale di Montevarchi ha approvato un regolamento che, oltre al pagamento anticipato del servizio, attraverso un conto virtuale, prevede la sospensione dello stesso dopo 30 giorni di morosità previa comunicazione ai genitori o tutori tramite sms;

   è evidente che il meccanismo della lotta all'astensione del pagamento della retta ha procurato numerosi disagi sia al personale docente che a quello non docente, facendo loro assumere un ruolo non compatibile con quello della funzione didattica ed educativa implicita nel ruolo stesso;

   la rilevanza di tale azione dell'amministrazione comunale di Montevarchi ha suscitato clamore e sdegno nelle comunità locali, tanto da esser oggetto anche di una interrogazione della vice presidente del consiglio regionale Toscano, dottoressa Lucia De Robertis – IO 607, in merito alla decisione del comune di Montevarchi di sospendere l'erogazione del servizio mensa scolastica ai bambini di famiglie non in regola con il pagamento del servizio stesso – al presidente della giunta regionale toscana;

   gli interroganti riconoscono le difficoltà con cui le amministrazioni comunali debbono assumere decisioni delicate, nonché il loro diritto di ottenere i corrispettivi previsti per i servizi erogati, ma ritengono inammissibile che tali azioni ricadano sui bambini e, quindi, inaccettabili le azioni intraprese dall'amministrazione comunale di Montevarchi –:

   se il Ministro sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non ritenga opportuno assumere ogni iniziativa di competenza, anche normativa, al fine di non discriminare i bambini, tutelando la loro dignità, sollevando insegnanti e dirigenti scolastici da oneri non solo burocratici ma anche di forte impatto emotivo ed evitando il ripetersi di tali deprecabili fatti in qualsiasi scuola del Paese.
(5-12675)