• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/03365-B/002    premesso che:     il provvedimento in esame è finalizzato ad ampliare il ricorso alle segnalazioni di illeciti e gravi irregolarità sul luogo di lavoro, quale strumento di...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03365-B/002presentato daPASTORELLI Orestetesto diMercoledì 15 novembre 2017, seduta n. 886

   La Camera,
   premesso che:
    il provvedimento in esame è finalizzato ad ampliare il ricorso alle segnalazioni di illeciti e gravi irregolarità sul luogo di lavoro, quale strumento di contrasto della corruzione, assicurando nel contempo una maggiore protezione del dipendente, sia pubblico che privato, da possibili discriminazioni a causa della segnalazione stessa;
    così si da seguito ai numerosi atti internazionali finalizzati a contrastare il fenomeno della corruzione, come la Convenzione Onu del 2003, ratificata dall'Italia con la legge n. 116 del 2009, e la Convenzione del Consiglio d'Europa, ratificata con legge n. 112 del 2012;
    secondo il nuovo Report di Trasparency International, l'Italia è un Paese in balia della corruzione: nel 2016 al sessantesimo posto su 176 paesi, un risultato non certo lusinghiero tanto più se si considera che nel ranking europeo l'Italia si posiziona ai terzultimo posto, davanti solo a Grecia e Bulgaria;
    recentemente l'Istat ha stimato che il 7,9 per cento delle famiglie abbia ricevuto richieste di denaro, favori, regali o altro in cambio di servizi o agevolazioni nel corso della vita; il 2,7 per cento le ha ricevute negli ultimi tre anni, l'1,2 per cento negli ultimi 12 mesi;
    la corruzione pertanto agisce come una tassa occulta che frena gli investimenti nel Paese, sia nazionali che esteri, e contribuisce alla riduzione dei servizi: tutto ciò si traduce in scarsa competitività economica e in un aggravio di costi per la collettività;
    il nostro ordinamento già disciplina la materia del dipendente pubblico che segnala illeciti (articolo 54-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001) tant’è che l'Anac ha emanato – determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 – apposite linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti cui è venuto a conoscenza;
    scopo delle linee guida, proprio in attesa delle modifiche normative, è stato quello di esplicitare le modalità attraverso le quali i dipendenti pubblici possono denunciare, anche in forma anonima, gli illeciti di cui vengono a conoscenza nell'ambito, del rapporto di lavoro, garantendo al tempo stesso la tutela della riservatezza e la protezione contro possibili forme di ritorsione;
    ora oggetto della segnalazione non saranno solo i delitti contro la pubblica amministrazione, ma anche le situazioni di cui, nel corso dell'attività amministrativa, si riscontri l'abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati, nonché i fatti in cui - a prescindere dalla rilevanza penale – venga in evidenza un mal funzionamento dell'amministrazione a causa dell'uso a fini privati delle funzioni attribuite, ivi compreso l'inquinamento dell'azione amministrativa «ab esterno»;
    si tratta ora di dare uno strumento molto importante, in Italia ancor poco utilizzato, finalizzato ad una maggiore partecipazione e tutela verso coloro che, vengono a conoscenza di un illecito nell'ambito del rapporto di lavoro, sia pubblico che privato, e che lo segnalino alle autorità competenti,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di promuovere un'apposita campagna di sensibilizzazione contro il fenomeno della corruzione, istituendo, senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, anche un fondo di solidarietà per i segnalanti vittime di discriminazioni o ritorsioni, in conseguenza di una segnalazione che si riveli fondata e potenziando, nel contempo, la struttura dell'Anac sia con personale che con mezzi idonei al fine di contrastare efficacemente il fenomeno della corruzione.
9/3365-B/2. (Testo modificato nel corso della seduta) Pastorelli, Palese.