• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00487 MARINELLO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che, per quanto risulta all'interpellante:...



Atto Senato

Interpellanza 2-00487 presentata da GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
mercoledì 15 novembre 2017, seduta n.908

MARINELLO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dei beni e delle attività culturali e del turismo - Premesso che, per quanto risulta all'interpellante:

il litorale di Pisciotta (Salerno), compreso nel parco nazionale del Cilento, del Vallo di Diano ed Alburni, è apprezzato per la sua naturale bellezza e per la quasi totale assenza di agglomerati edilizi recenti. Inoltre, la costa, lunga circa 10 chilometri, ha un'elevata valenza paesaggistica. Riconoscendo tale valore, il decreto dei Ministeri della pubblica istruzione e della marina mercantile dell'8 novembre 1968, ha apposto un vincolo paesaggistico che impone l'obbligo di presentare alla competente Soprintendenza di Salerno, per la preventiva approvazione, qualunque progetto di opere che possa modificare l'aspetto esteriore della costa e di modifica di immobile in essa ricadente;

tale decreto espressamente riconosceva che: "la zona litoranea sita nel Comune di Pisciotta ha notevole interesse pubblico (…) per la particolare suggestività, oltre che per i continui scorci panoramici sul litorale, (…) per il maestoso ammanto di ulivi secolari, che si spinge fin sullo arenile, conferendo al paesaggio un singolare aspetto agreste spiccatamente mediterraneo (…) da cui si godono quadri naturali e punti di vista di singolare valore paesaggistico (…) un complesso di cose immobili aventi valore estetico e tradizionale in cui l'opera dell'uomo mirabilmente si fonde con la natura";

un ulteriore vincolo è stato posto dall'art. 142 del codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), laddove si prevede che sono di interesse paesaggistico "i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare";

il piano regolatore generale (PRG) del Comune di Pisciotta approvato nel 1993 e tuttora vigente riconosce il valore agricolo-naturale e paesaggistico di queste aree della costa e nella tavola delle zonizzazioni individua tutti gli uliveti come aree "E3 - agricole a tutela uliveti" e tutte le aree naturali come aree "E4 - agricole di salvaguardia", nelle quali l'indice fondiario è 0,03 metri cubi per metro quadrato, non sono previsti insediamenti edilizi nuovi, se non ad uso agricolo molto limitato, e sono possibili solo ristrutturazioni di fabbricati esistenti;

in data 28 dicembre 2016 il Comune di Pisciotta ha adottato il proprio piano urbanistico comunale (PUC), pubblicato in data 2 gennaio 2017, ma sospeso con delibera di Giunta comunale n. 35 del 14 marzo 2017 e tuttora sospeso presumibilmente fino a febbraio 2018, in attesa della riperimetrazione del parco. Il preliminare del piano, capitolo 7 della relazione strategica preliminare, prevede la possibilità di operare trasformazioni dei suoli in precedenza agricoli (zone E3 del PRG); in particolare il piano prevede che diversi uliveti e diverse aree naturali della costa, classificati come zone E3, sottoposti al regime di vincolo, siano classificati come terreni di recente urbanizzazione e quindi "trasformabili ai fini insediativi" (aree C);

tale operazione viene effettuata affermando che in tali zone, senza nominare la presenza di uliveti, insistono "aggregati edilizi recenti incompleti o degradati e/o possibili ambiti di trasformazione" (art. 18 del piano strutturale del PUC) ovvero "ambiti di edificazione recente da riqualificare e completare" (art. 6 delle norme del piano operativo del PUC);

in sostanza il nuovo piano urbanistico, come denunziato da "Italia nostra" ed evidenziato dalla stampa, prevedrebbe di convertire in edificabile delle aree agricole (E3) fino ad oggi tutelate, quali: 30.000 metri quadrati di uliveti in prossimità della torre Saracena della marina, e in zona Gangemi, peraltro idrogeologicamente sensibile, ulteriori 3.500 metri quadrati di uliveti, che sarebbero riclassificati come "ambiti di recente edificazione";

l'amministrazione comunale si difende, affermando che gli "ambiti di edificazione recente da riqualificare e completare" sono le cosiddette aree B (aggregati recenti da completare). Ma la lettura del piano non fuga i dubbi in quanto risulterebbe per loro un indice di 1,5 metri cubi per metro quadrato su un lotto minimo di 500 metri quadrati, nelle norme del piano operativo, e l'inedificabilità, in quanto aggregati consolidati, nelle norme del piano strutturale. Cosicché nel nuovo piano urbanistico, in definitiva, le norme appaiono in contrasto tra piano operativo e piano strutturale;

la Soprintendenza di Salerno il 3 giugno 2016, prima dell'emanazione del nuovo piano, ha trasmesso una nota al Comune di Pisciotta, ricordando il regime vincolistico esistente, i divieti già apposti, ponendo il divieto di modifica proprio delle zone ricche di uliveti,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto e se non ritengano opportuno attivarsi in merito;

se il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo non ritenga opportuno attivare, secondo le prerogative che gli sono proprie, la Soprintendenza di Salerno, affinché si esprima sul piano approvato dal Comune di Pisciotta nel dicembre 2016;

se con la definizione di "zona di recente edificazione" contenuta nel piano non si stia avvalorando una forma di sanatoria per zone oggetto di abusi edilizi recenti.

(2-00487)