• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08384 GIOVANARDI, COMPAGNA, MALAN - Al Ministro della difesa - Premesso che: l'aereo F-35 è un caccia avanzato di "quinta generazione", con caratteristiche innovative di bassa osservabilità...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08384 presentata da CARLO GIOVANARDI
mercoledì 15 novembre 2017, seduta n.908

GIOVANARDI, COMPAGNA, MALAN - Al Ministro della difesa - Premesso che:

l'aereo F-35 è un caccia avanzato di "quinta generazione", con caratteristiche innovative di bassa osservabilità (cosiddetta stealth), di raccolta, fusione e distribuzione dati a operatori in aria e sulla superficie e, infine, di capacità autonoma di colpire eventuali minacce;

l'Italia ha aderito al programma sin dalle prime fasi, in vista della necessità di sostituire con gli F-35 i caccia Tornado (primo volo: 1974), AMX (primo volo: 1984) e AV-8B (primo volo: 1981) in servizio con l'Aeronautica militare e la Marina militare;

la complessità e le innovazioni hanno reso lo sviluppo dell'F-35 molto costoso, con polemiche sull'aumento dei costi, che però, secondo la Corte dei conti, non hanno riguardato l'Italia;

in Italia tali polemiche provengono soprattutto da sinistra, e persino dall'interno del PD, partito di riferimento del Ministro in indirizzo;

i primi risultati di servizio sono al contrario assai positivi, tanto che gli Stati Uniti li hanno già schierati in prima linea contro la Corea del Nord;

premesso ulteriormente che:

le polemiche sul programma F-35 hanno da tempo indotto il Ministro ad avocare a sé la comunicazione, restringendo il rilascio di informazioni anche di pubblico dominio;

la linea ministeriale è stata imposta alle singole forze armate, alle industrie italiane partecipanti al programma e persino alla capocommessa statunitense;

il silenzio ministeriale si è tradotto nella sistematica esclusione della stampa italiana, specializzata e non, dai principali eventi del programma nazionale, contrariamente a quanto fatto da altri Paesi partecipanti al programma quali Regno Unito, Olanda, Norvegia e Israele;

importanti traguardi, quali la prima consegna all'Aeronautica militare, la prima traversata dell'Atlantico in assoluto (5 febbraio 2016) e il primo volo del primo F-35B a decollo verticale costruito fuori degli USA (24 ottobre 2017) sono stati resi noti dal Ministero solo diversi giorni dopo che la notizia era già apparsa sui social media e la stampa internazionale;

nella primavera 2017 il gabinetto del Ministro ha più volte annunciato e rinviato un seminario sull'F-35 con analisti e giornalisti, per poi annullarlo;

il 25 giugno 2017 gli F-35 italiani hanno debuttato nella manifestazione aerea a Grosseto, trasmessa dal servizio pubblico RAI senza mai citarli neppure quando volavano in formazione con altri velivoli militari italiani ed erano dunque riconoscibili da parte di tutti;

l'atteggiamento di chiusura mediatica è stato più volte rimarcato da esperti di difesa e giornalisti, indipendentemente dalla loro posizione favorevole o contraria;

autorevoli esperti quali l'ex capo di Stato maggiore della difesa e vice presidente dello IAI (Istituto affari internazionali), generale Vincenzo Camporini, attribuiscono il silenzio al timore di perdere voti in periodo preelettorale (come si legge su un articolo del "Corriere della Sera" del 28 ottobre 2017);

la relazione della Corte dei conti sulla partecipazione italiana al programma industriale F-35 sottolinea come essa sconti un "costo dell'incertezza" legato al timore che il modesto supporto politico si traduca in un'uscita dal programma;

premesso infine che, per quanto risulta agli interroganti:

la rete televisiva privata "La7" ha più volte espresso, nei suoi programmi informativi, ostilità nei confronti del programma F-35;

nel luglio 2017 ha annunciato la ripresa del programma "Atlantide - Storie di uomini e di mondi", affidato al giornalista Andrea Purgatori;

Purgatori ha una notoria collocazione politica, che si evince anche dalla condirezione del settimanale "Left" e dalla collaborazione con "l'Unità";

è noto per il ruolo nel creare e diffondere l'idea che il DC-9 Itavia caduto a Ustica il 27 giugno 1980, con la morte delle 81 persone a bordo, sia stato vittima di una battaglia aerea;

l'ipotesi della battaglia aerea di Ustica è stata sposata, con decine di variazioni, dall'infinita inchiesta del giudice istruttore, ma smentita nei tre gradi del processo penale principale e in tutti quelli penali da esso scaturiti per stralcio di posizioni o per filoni secondari;

Purgatori ha spesso espresso certezze non sostenute da evidenze, descrivendo fake news quali: 1) la toilette del DC-9 "ripescata intatta", come si legge in un articolo del "Huffington post" del 27 giugno 2017, come prova dell'inesistenza della bomba, quando in dibattimento a) è stato esibito il lavello in acciaio ridotto a un ammasso metallico irriconoscibile e b) in due simulazioni su tre effettuate al balipedio di Ghedi (Brescia) la tavoletta del water è sopravvissuta intatta all'esplosione di una carica posta nel simulacro della toilette (Brandimarte, Ibisch, Kolla, "Relazione di perizia balistico-esplosivistica sull'incivolo DC-9 Itavia", 14 aprile 1994, pagine 33-5); 2) la presenza nei cieli toscani di "un intercettore F-104S della base di Grosseto con a bordo i due ufficiali piloti", notoriamente monoposto; dalle risultanze dibattimentali si trattava invece di tre addestratori TF-104G, biposto, ma disarmati; 3) la registrazione da parte del radar di Poggio Ballone (Grosseto) di tracce di caccia francesi decollati dalla base di Solenzara (in Corsica), non documentata in atti e mai emersa in dibattimento; tutte le tracce nella zona tra la Corsica, l'Elba e Grosseto sono state regolarmente identificate e dimostrate non aver nulla a che fare con il DC-9; 4) una battaglia aerea, citata dal giudice istruttore nell'ordinanza di rinvio a giudizio ma smentita dai suoi periti del collegio radaristico Dalle Mese ("in una area di circa 50-60 miglia intorno al luogo dell'incidente sia i sistemi radar della difesa aerea che quelli civili non evidenziano tracce di altri aerei significativi per l'incidente", relazione DDT del 16 giugno 1997, Parte IX, conclusioni e risposte ai quesiti, pag. 7);

Purgatori ha continuato a scrivere di "battaglia aerea" senza alcun riguardo per le limpide risultanze dei procedimenti penali;

come risulta confrontando gli articoli scritti per gli anniversari di Ustica del 2016 e 2017, Purgatori continua a creare fake news annunciando inesistenti novità dalla magistratura,

si chiede di sapere:

se sia vero che il nuovo programma "Atlantide" di "La7" dedicherà una puntata all'F-35;

se, qualora ciò fosse vero, il Ministro in indirizzo abbia autorizzato Andrea Purgatori o i suoi collaboratori ad accedere a basi e infrastrutture per realizzare una puntata sull'F-35;

se, in particolare, riprese siano state effettuate sulla base di Amendola (Foggia), sede del 32° Stormo, lunedì 6 novembre 2017;

se, qualora ciò fosse avvenuto, quali valutazioni siano state fatte riguardo all'opportunità di far comunicare un programma tanto controverso ad una persona protagonista di quella che agli interroganti risulta una sistematica falsificazione delle conclusioni dei processi penali;

se sulla valutazione del Ministro abbia influito la comune appartenenza a un'area politica;

qualora dal servizio di Purgatori dovessero emergere critiche non documentate all'F-35 e alla partecipazione italiana, se ciò possa essere interpretato dalla controparte americana come conferma dell'inaffidabilità dell'Italia, rendendo più difficile l'acquisizione di ulteriori commesse.

in caso contrario, se l'accesso consentito a Purgatori debba ritenersi indicativo di una mutata politica di comunicazione sul programma e, in particolare, se il Ministro intenda consentire ad altri giornalisti, fotografi, cineoperatori di testate specializzate e non di accedere ad Amendola con analoga libertà di movimento e di scrittura, senza timore di conseguenze professionali.

(4-08384)