• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08379 Stefano ESPOSITO - Al Ministro dell'interno - Premesso che: dalla stampa, in particolare da un'inchiesta de "l'Espresso" del 5 novembre 2017, si apprendono notizie che, almeno in parte,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08379 presentata da STEFANO ESPOSITO
mercoledì 15 novembre 2017, seduta n.908

Stefano ESPOSITO - Al Ministro dell'interno - Premesso che:

dalla stampa, in particolare da un'inchiesta de "l'Espresso" del 5 novembre 2017, si apprendono notizie che, almeno in parte, erano già note e che riguardano le attività imprenditoriali e le modalità di finanziamento della galassia dell'estrema destra neofascista italiana;

l'inchiesta ricostruisce, nei dettagli, quella che può essere definita una vera e propria rete imprenditoriale creata negli anni da Forza nuova e CasaPound, i due principali partiti d'ispirazione fascista: si parla di ristoranti, catene di abbigliamento, gioiellerie, barberie, franchising di poste private, scuole di lingua, startup di comunicazione, imprese immobiliari, misteriosi trust e qualche strana società offshore;

Forza nuova e CasaPound, per quanto diverse tra loro, sono unite da una radice comune: "Terza posizione", un movimento neofascista nato nel 1978 che vede tra i suoi fondatori, all'epoca poco più che ventenni, Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi, i quali, inseguiti dalle indagini giudiziarie sul terrorismo di destra, fra cui l'attentato alla stazione di Bologna, scapparono dall'Italia, rifugiandosi in Inghilterra, il primo, e in Francia, il secondo;

si legge in un rapporto sull'eversione nera firmato dai servizi segreti italiani (Sisde) del 1982, che Fiore "Era un agente dei servizi segreti britannici (MI6) fin dai primi anni Ottanta", scriverà in un documento del 1991 letto da "l'Espresso", la commissione d'inchiesta sul razzismo e la xenofobia del Parlamento europeo;

40 anni dopo, con alle spalle processi e condanne, Fiore è diventato il segretario nazionale di Forza nuova, Adinolfi l'intellettuale ispiratore di CasaPound, ma, prosegue "l'Espresso", "le radici con il passato non si sono però mai interrotte, almeno quelle degli affari. L'Inghilterra è da sempre la base principale del business di Forza Nuova, il legame finanziario tra CasaPound e la Francia si è invece manifestato più di recente, ma è cresciuto in fretta da quando il Front National di Marine Le Pen ha scelto di investire sui camerati italiani";

l'inchiesta riferisce di una vera e propria galassia imprenditoriale che dall'Italia si allarga a Francia e Regno Unito, passando per Cipro e arrivando fino alla Russia di Vladimir Putin: se Londra è stata sempre il centro dei contatti internazionali di Forza nuova, da qualche anno l'attenzione dei neofascisti si è spostata su Mosca; sempre secondo l'intelligence, in cambio dell'appoggio alla causa russa in Europa i movimenti estremisti avrebbero "ricevuto sostegno economico"; pare, inoltre, che ci siano collegamenti tra i nazionalisti francesi ad ambienti manageriali italiani, un network politico-affaristico esploso in concomitanza all'arrivo in Italia di alcuni francesi vicini al Front national, il partito guidato da Marine Le Pen, decisamente più ricco dei cugini di CasaPound anche grazie a un finanziamento da 11 milioni di euro ricevuto negli ultimi anni dalla Russia, come ha rivelato su "Mediapart" la giornalista Marine Turchi;

farebbero, inoltre, inequivocabilmente capo a CasaPound anche catene di ristoranti, marchi di vestiti, catene di barberie;

da tempo è on line il quotidiano "Il primato nazionale", recentemente affiancato dal mensile cartaceo, nel cui numero d'esordio il direttore Adriano Scianca, responsabile cultura di CasaPound, ha messo in copertina il deputato Pd Emanuele Fiano con il titolo "Il Talebano", riferimento alla legge da lui promossa, che proibisce di fare propaganda attraverso simboli e gesti fascisti: la società editrice de "Il primato nazionale" è la Sca 2080 e ha un capitale sociale di 100.000 euro. La prima tiratura del mensile è stata di 20.000 copie;

CasaPound usufruisce, tra l'altro, per mezzo di una cooperativa fondata dal movimento, anche del 5 per mille;

si apprende, inoltre, che prima dello svolgimento del primo turno dell'ultima tornata elettorale a Ostia (Roma), gli esponenti di CasaPound avrebbero offerto generi alimentari agli elettori, fatto che potrebbe integrare la condotta di corruzione elettorale, di cui all'articolo 86 del decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno compiere i passi necessari per verificare la natura lecita e la trasparenza delle relazioni commerciali, e dei relativi finanziamenti, intrattenute dai movimenti di estrema destra, CasaPound e Forza nuova, con ambienti manageriali italiani ed esteri e con movimenti estremisti di altri Paesi.

(4-08379)