• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/03365 (3-03365)



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-03365presentato daMUCCI Maratesto diVenerdì 17 novembre 2017, seduta n. 887

   MUCCI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   manca ancora luce e acqua in molte aree dell'Appennino bolognese (e non solo) dopo la nevicata del 13 novembre 2017, uno scenario che tristemente ricorda quello vissuto nel 2015;

   questa volta non si può certo parlare di condizioni inattese: i meteorologi avevano infatti avvisato dell'arrivo dell'ondata di maltempo, con nevicate abbondanti anche a quote collinari;

   i servizi di protezione civile dell'Appennino bolognese avevano per tempo diramato l'allerta rossa, avvisando tutti i cittadini tramite i sistemi di allerta a disposizione (messaggistica, telefonia mobile, social network);

   la neve è arrivata non oltre quota 30 centimetri, ma questo è stato sufficiente a creare estremi disagi. Nonostante i comuni si siano trovati pronti a gestire l'emergenza utilizzando le risorse disponibili per liberare le strade, sono i gestori di servizi (luce elettrica e, come diretta conseguenza, acqua e telefonia) a trovarsi ancora una volta impreparati;

   gli alberi o i rami caduti erano malati o non stati mantenuti durante la stagione estiva. Supermercati, negozi e farmacie sono rimasti chiusi;

   non ci sono notizie per la popolazione che vive scaldandosi con camini e stufe (chi le ha) ed a lume di candela. Risultano interrotte anche le comunicazioni telefoniche. La situazione è la stessa di qualche anno fa, quando ci vollero otto giorni per ripristinare la corrente elettrica;

   mentre la protezione civile, i vigili del fuoco, i dipendenti comunali e le ditte incaricate stanno operando per ripristinate la viabilità interrotta dalla caduta degli alberi, mancano notizie dall'Enel, con la conseguente segnalazione fatta dai comuni all'unità di crisi della prefettura;

   ancora una volta i primi cittadini sono chiamati pertanto a gestire da soli l'emergenza, individuando spazi in locali per ospitare le persone che sono senza luce e riscaldamento –:

   quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, il Governo al fine di riportare alla normalità la vita dei cittadini colpiti da tali eventi calamitosi, evitando che le criticità di cui in premessa si ripetano ogni stagione invernale, lavorando dal punto di vista strutturale.
(3-03365)