Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/08399 SIMEONI, VACCIANO, Maurizio ROMANI, DE PIETRO - Al Ministro della salute - Premesso che:
il giorno 28 ottobre 2017, presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Ciriè (Torino),...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-08399 presentata da IVANA SIMEONI
giovedì 16 novembre 2017, seduta n.909
SIMEONI, VACCIANO, Maurizio ROMANI, DE PIETRO - Al Ministro della salute - Premesso che:
il giorno 28 ottobre 2017, presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Ciriè (Torino), appartenente alla ASL Torino 4, uno dei sanitari presenti ha negato il trasporto d'urgenza di una bimba di 6 anni presso l'ospedale torinese "Regina Margherita", motivando il rifiuto adducendo che non vi fosse, presso il presidio, disponibilità alcuna di ambulanza;
le condizioni della piccola paziente, che aveva inavvertitamente ingerito delle piccole batterie, sono apparse subito estremamente gravi anche per il rischio di un'eventuale dispersione nell'organismo dell'acido contenuto delle batterie;
il genitore della bambina si è visto pertanto costretto a provvedere mediante la propria autovettura al trasporto della bimba presso il nosocomio torinese;
il trasporto è avvenuto in seguito ad un preciso ed esplicito suggerimento del sanitario che aveva preso in carico il "caso", il quale aveva precedentemente provveduto a fornire al padre alcuni asciugamani e guanti di lattice;
come rilevato dalla stessa ASL, pare che siano state disattese le linee guida ed i protocolli aziendali inerenti all'attività di pronto soccorso;
considerato che:
i successivi accertamenti disposti dalla direzione del nosocomio piemontese hanno permesso di accertare che, al contrario di quanto dichiarato, vi era al momento dell'urgenza un'ambulanza disponibile, facendo risultare assolutamente immotivato il rifiuto da parte del sanitario;
la bimba, appena giunta all'ospedale "Regina Margherita", è stata immediatamente sottoposta ad intervento chirurgico realizzato con tecnica endoscopica, teso ad estrarre i corpi estranei ingeriti;
la metodica, appartenente da anni all'interventistica d'urgenza, dovrebbe, senza margine di incertezza, essere disponibile anche presso il presidio di Ciriè e pertanto non si ravviserebbe il motivo del trasferimento al "Regina Margherita"; qualora, invece, risultasse che esso ne sia sguarnito, bisognerebbe, a ragione, domandarsi se sussista la necessità di mantenere in attività presidi sprovvisti delle più elementari e diffuse metodiche mediche e chirurgiche;
la prognosi della piccola paziente si mantiene tuttora "severa", in quanto la bambina ancora non sarebbe in grado di alimentarsi autonomamente, auspicando che ciò non attenga in alcun modo al ritardo con cui si è intervenuti,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle vicende descritte;
se intenda intervenire presso l'Assessorato per la salute della Regione Piemonte al fine di ottenere ogni possibile informazione riguardante i fatti accaduti;
se non intenda svolgere un'azione ispettiva volta ad appurare la corretta applicazione di tutte le procedure, nonché ad intervenire, per quanto di competenza, qualora fossero ravvisate condotte negligenti del personale preposto;
se intenda adottare, di concerto con le autorità politiche regionali, le opportune azioni disciplinari nei confronti dei vertici della ASL To4, al fine di prevenire il ripetersi di tali fattispecie comportamentali.
(4-08399)