• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05122 il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, recante «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05122presentato daCENTEMERO Elenatesto diGiovedì 12 giugno 2014, seduta n. 244

CENTEMERO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, recante «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute», ha previsto, tra le altre disposizioni, anche il divieto su ogni tipo di media (riviste, quotidiani, cinema, internet) di pubblicità che inducono al gioco;
in particolare, l'articolo 7, ai commi 4 e seguenti, reca il divieto dei messaggi pubblicitari di giochi con vincite in denaro nelle trasmissioni televisive, radiofoniche, nonché via internet, e nelle rappresentazioni teatrali o cinematografiche rivolte ai minori e nei 30 minuti precedenti e successivi alla trasmissione delle stesse; sancisce l'obbligo di riportare avvertimenti sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro e sulle relative probabilità di vincita sulle schedine e tagliandi dei giochi e sugli apparecchi di gioco, cioè quegli apparecchi che si attivano con l'introduzione di moneta metallica ovvero con appositi strumenti di pagamento elettronico;
ciononostante, allo stato attuale continua a registrarsi una progressiva esplosione di pubblicità nelle forme non tutelate a sufficienza dalla stessa legge e del fenomeno della ludopatia;
circolano sul web numerosi siti, diffusi anche come spam, che hanno come finalità ultima quella di truffare l'utente. A titolo esemplificativo, si riporta il seguente indirizzo: http://mom-incomefrom-home.com/ che, sotto una titolatura apparentemente innocua e fuori contesto rispetto ai richiami classici da gioco d'azzardo, racconta una falsa e struggente storia di una mamma, vedova, che riesce ad arricchirsi facilmente insegnando un sedicente «metodo», definito peraltro «legale», per istigare al gioco come fonte di facile guadagno, senza peraltro subire alcuna censura nei confronti dei minori di anni 18 e ad essi facilmente accessibile;
in particolare, il sito segnalato serve a far scaricare i software dei casinò e a far comprare 65 euro di fiches, affermando il falso: che i casinò in questione hanno un bug che permette di vincere facile alla roulette, puntando un euro alla volta su rosso o nero. Ma, come è noto ai più esperti, un bug del genere non può esistere, perché anche se esistesse, sarebbe facilmente smascherabile in poche ore;
inoltre, come specificato da alcuni siti che, coscientemente, si sono adoperati per «smascherare» quello citato, se si effettua un controllo sui proprietari dei siti in questione, facendo un semplice «whois», si vede che le informazioni di registrazione di tutti questi siti sono nascoste da una società «proxy». Ovvero: una società intermediaria che acquista i domini web e li subaffitta ai proprietari di siti che vogliono rimanere anonimi. Tale società risulta essere la «Domains By Proxy, LLC» e, se si fa la stessa ricerca sul dominio della sedicente mamma, si scopre che anche il suo è un dominio gestito dalla «Domains by Proxy LLC»: cosa che induce ad escludere qualsiasi tipo di coincidenza ma un vero e proprio «progetto» truffaldino;
da quanto emerge dagli ultimi dati dello studio Ipsad (Italian population survey on alcohol and other drugs) dell'Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, nei 3 anni dal 2008 al 2011, la percentuale di persone tra i 15 e i 64 anni che ha puntato soldi almeno una volta su uno dei tanti giochi presenti sul mercato on-line è passata dal 42 al 47 per cento. Si tratta di circa 19 milioni di scommettitori, di cui ben 3 milioni a rischio ludopatia, soprattutto uomini, disoccupati e persone con un basso livello di istruzione;
dai dati registrati, emerge la crescita, anche tra gli adolescenti, della «febbre del gioco»: ammonta a un milione il numero di studenti che hanno riferito, nel 2012, di aver puntato denaro sui giochi e, nonostante una chiara legislazione restrittiva per i minori, risulta che ben 630.000 under 18 hanno speso almeno 1 euro giocando d'azzardo;
secondo l'indagine condotta dall'Ipsad, che ha coinvolto 45.000 studenti delle scuole superiori e 516 istituti scolastici di tutta la nazione, nell'ultimo anno il 45,3 per cento degli studenti ha puntato somme di denaro. Ad essere maggiormente coinvolti nel gioco risultano essere i ragazzi (55,1 per cento contro il 35,8 per cento delle ragazze) e si stima che siano 100.000 gli studenti che già presentano un profilo di rischio moderato e 70.000 quelli con una modalità di gioco problematica;
il mercato del gioco è un settore in costante ascesa e il numero dei «malati d'azzardo» è destinato pertanto a salire in proporzione al fatturato, alla varietà dell'offerta, all'attrattività del gioco;
nel nostro Paese, analogamente a quanto successo in altri Paesi dell'occidente, l'offerta di giochi d'azzardo, specialmente on-line, è in continuo aumento ed è sempre più diversificata, tanto che quella che in passato era un'abitudine riguardante una ristretta fascia di persone è, di fatto, divenuta alla portata di tutti;
il giornale «Avvenire», che spesso si è occupato della cosiddetta ludopatia, ha pubblicato il 13 giugno 2013 un esaustivo articolo in cui si riportano i dati preoccupanti elaborati dalla Consulta nazionale delle fondazioni e associazioni antiusura, in base ai quali la dedizione ossessiva a slot machine, videopoker e gratta e vinci sottrae ogni anno 70 milioni di ore lavorative e dirotta almeno 20 miliardi di euro dall'economia reale, cancellando così 115.000 posti di lavoro;
lo stesso articolo pubblica i dati emersi dallo studio del sociologo Maurizio Fiasco, consulente della Consulta, che quantifica l'emorragia economica provocata dall'azzardo e il tempo usato dai giocatori per le diverse tipologie di azzardo; si legge nell'articolo «le nuove slot machine hanno totalizzato 28 miliardi di giocate, pari a oltre 46 milioni di ore passate a schiacciare tasti; 5 miliardi le giocate alle videolottery (8,3 milioni di ore); 2,2 miliardi per le «grattate» sui gratta & vinci (quasi 37 milioni di ore); 15 miliardi le giocate on-line (circa 167 milioni di ore); 35 miliardi le giocate a lotto, superenalotto e altri giochi tradizionali (230 milioni di ore); totale: 49 miliardi di operazioni di gioco, pari a 69 milioni 760.000 ore perse inseguendo un miraggio»;
secondo il sociologo, inoltre, l'azzardo «drena risorse ai consumi, già in forte contrazione»: se nel 2012 sono stati 90 i miliardi giocati, tenendo conto del pay out, cioè le vincite, sono almeno 20 i miliardi di euro sottratti al commercio e ai servizi destinati alla vendita. Lo studio ha anche calcolato il «potenziale di occupazione dissipato dalla spesa per giochi, valutabile in circa 90.000 addetti nel commercio e servizi e circa 25.000 addetti nell'industria» –:
se i Ministri interessati, ciascuno per il proprio comparto di competenza, non ritengano opportuno assumere ogni utile iniziativa volta ad una maggiore tutela dei giocatori, in particolare dei minori e delle altre persone vulnerabili o potenzialmente tali, vigilando sulla possibilità di accesso da parte dei minorenni sul gioco on-line e sulla loro ingannevole pubblicità, ponendo in essere azioni restrittive, oltre che di controllo e monitoraggio, dirette ad arginare il fenomeno del gioco, soprattutto ad opera dei minorenni più facilmente condizionabili e suscettibili, e nei quali la tendenza alla dipendenza è molto più alta. (4-05122)