Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/18578 (4-18578)
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-18578presentato daTARICCO Minotesto diMercoledì 22 novembre 2017, seduta n. 890
TARICCO, GRIBAUDO, ROMANINI, GASPARINI, RUBINATO, MIOTTO, ZANIN, CARRA, PAOLA BRAGANTINI, D'INCECCO, VENITTELLI e FALCONE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
con l'articolo 16-bis della legge 11 novembre 2014, n. 164 «decreto sblocca Italia», è stata modificata la disciplina degli accessi sulle strade affidate alla gestione della società Anas spa e la relative modalità di riscossione dei canoni, stabilendo che per gli accessi autorizzati alla data del 31 dicembre 2014 sulle strade gestite da Anas spa, a decorrere dal 1° gennaio 2015 non fosse dovuta alcuna somma fino al rinnovo dell'autorizzazione e che, per tali istanze di rinnovo dell'autorizzazione, si dovesse corrispondere una somma determinata in base a quanto stabilito con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti da adottare entro il 31 marzo 2015;
la novella legislativa prevede per gli accessi esistenti alla data del 31 dicembre 2014 e privi di autorizzazione, che la società Anas spa, a seguito di istanza di regolarizzazione da parte del titolare, provveda alla verifica delle condizioni di sicurezza e determini, in base ai criteri contenuti nel decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di cui al comma 23-quinquies dell'articolo 55 della legge n. 449 del 1997, il pagamento di una somma da corrispondere in un'unica soluzione; tale somma comunque non può superare l'importo del canone esistente prima della entrata in vigore della norma di modifica, aggiornato in base agli indici dei prezzi al consumo rilevati all'Istat;
si sono rilevati numerosi casi di, incongruenze nell'applicazione delle norme, casi di aumenti spropositati dei canoni, nonché un'applicazione disomogenea sul territorio nazionale che ha avuto pesanti ripercussioni su famiglie, imprese e attività commerciali;
la legge prevedeva, inoltre, di concludere ogni procedura di contenzioso col pagamento del 30 per cento di quanto dovuto o del 60 per cento, nel caso si intendesse ricorrere alla rateizzazione fino ad un massimo di nove rate annuali, e sancire l'obbligo per Anas spa di provvedere al censimento di tutti gli accessi esistenti, autorizzati e non, sulle strade di propria competenza al fine di garantire le condizioni di sicurezza della circolazione anche attraverso l'eventuale chiusura degli accessi abusivi entro il 30 giugno 2015;
in data 3 agosto 2017, la Conferenza unificata ha sottoscritto l'intesa sul decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria e per altre regioni sono in definizione analoghi provvedimenti;
il decreto, al fine di ridurre ulteriormente la pluralità di gestori e migliorare l'esercizio dell'intera rete, prevede il trasferimento ad Anas spa di 3.523 chilometri di strade dalle suddette regioni, portando a 30 mila chilometri la rete gestita per unificare il riferimento ad unico soggetto e garantire la continuità degli itinerari, evitando la frammentazione della gestione ed incrementando l'efficienza della manutenzione;
ad oggi molti cittadini si trovano ancora a gestire contenziosi irrisolti con Anas spa, riguardanti richieste di regolarizzazione di accessi carrai, mancata regolarizzazione e conseguente mancato pagamento, mentre altri si sono visti negare le dovute autorizzazioni d'uso, nonostante i regolari pagamenti effettuati;
tale situazione di incertezza e di contenzioso, protraendosi nel tempo complica ulteriormente il regolare svolgimento di attività produttive e determina gravi disagi per i cittadini e le imprese –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e se non ritenga necessario assumere iniziative per effettuare una verifica approfondita delle varie casistiche occorse anche a livello regionale, facendo sì che Anas spa ottemperi all'obbligo del censimento degli accessi autorizzati e concluda con urgenza tutti i procedimenti di contenzioso in essere.
(4-18578)