• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18572 (4-18572)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18572presentato daSIMONETTI Robertotesto diMercoledì 22 novembre 2017, seduta n. 890

   SIMONETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   la casa circondariale «Aosta» in Brissogne unico istituto della regione Valle d'Aosta ha una capienza regolamentare di 180 detenuti e una capienza tollerabile di 340;

   tale struttura parrebbe sovradimensionata rispetto alle esigenze del territorio ed, infatti, nell'anno 2016 ci sono stati solo 76 ingressi di soggetti arrestati sul territorio, a fronte di una movimentazione complessiva di circa 600 detenuti in transito;

   ne discende l'evidente sproporzione tra le esigenze del territorio e la riduttiva funzione di «serbatoio», poiché la quasi totalità dei detenuti presenti proviene da istituti di altre regioni «per sfollamento», e questo implica gravi disagi su più fronti per la gestione del detenuto, il quale, allontanato dal proprio territorio e penalizzato nella possibilità di fruire di colloqui con i familiari, in genere, manifesta un atteggiamento scarsamente collaborativo nell'aderire ai percorsi trattamentali previsti ed un comportamento in «alcune circostanze» anche aggressivo nei confronti del personale di altri detenuti;

   l'istituto penitenziario in parola non deve assumere per i motivi sopra evidenziati la funzione di «serbatoio», ma, al contrario, dovrebbe poter svolgere più marcatamente la funzione di offrire percorsi rieducativi e di recupero finalizzati al reinserimento socio-lavorativo attraverso la stabilizzazione della popolazione detenuta presente e l'implementazione di raggruppamenti omogenei di detenuti in base a diversi parametri;

   tra gli elementi fondamentali per il perseguimento degli obiettivi indicati è necessaria la stabilità della dirigenza della struttura penitenziaria che dal giugno 2014, quando l'allora direttore fu destinato ad altra sede, è venuta meno, unitamente a quella del comandante del reparto. Dette funzioni negli ultimi anni sono state svolte da commissari provenienti da altri istituti di pena, con incarichi provvisori;

   con tale stabilità degli incarichi la «nuova» configurazione dell'istituto di pena potrebbe essere un modello nel quale inserire anche attività di tirocinio per il personale in fase di formazione che si accinge ad operare all'interno dell'amministrazione penitenziaria –:

   se non ritenga opportuno proporre la trasformazione dell'istituto di cui in premessa da casa circondariale a casa circondariale a custodia attenuata, nonché adottare ogni iniziativa utile a garantire la stabilità della dirigenza dell'istituto e del comandante della polizia penitenziari in servizio presso lo stesso.
(4-18572)