• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12778 (5-12778)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12778presentato daFREGOLENT Silviatesto diMercoledì 22 novembre 2017, seduta n. 890

   FREGOLENT, PAOLA BRAGANTINI e BONOMO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Embraco è una società del gruppo multinazionale Whirlpool; fondata nel 1971 la società ha stabilimenti in Brasile (la sede centrale), Italia, Cina e Slovacchia;

   Embraco è presente in Italia, nel comune di Riva presso Chieri (situato nella territorio della Città metropolitana di Torino), con uno stabilimento che produce compressori per sistemi di refrigerazione;

   la sede italiana di Embraco, nonostante sia stata interessata negli ultimi dieci anni da profondi processi di ristrutturazione e riduzione del personale (i dipendenti sono passati da 2000 ai 590 attuali), è sempre stata un polo produttivo di qualità, tale da essere definito nel 2014 dagli stessi dirigenti dell'azienda il «più produttivo dell'intero gruppo industriale»;

   la crisi dello stabilimento si sarebbe aggravata negli ultimi mesi, anche a causa delle quote di produzione che il gruppo Embraco ha trasferito nei propri siti in Slovacchia;

   nel mese di luglio 2017 Embraco ha annunciato una ulteriore riduzione del 22 per cento della produzione dello stabilimento di Riva presso Chieri;

   successivamente, nel corso dell'incontro con le associazioni sindacali, che si è svolto nel mese di ottobre 2017, la proprietà «ha dichiarato che gli attuali volumi produttivi non consentono il rinnovo dei contratti di solidarietà (che termineranno a fine novembre 2017) e che la capogruppo non intende investire sullo stabilimento almeno fino al 2020»;

   questa notizia ha causato allarme nei lavoratori; le associazioni di categoria hanno proclamato uno sciopero ed un presidio ad oltranza dello stabilimento; secondo i sindacati «è evidente l'intenzione della Embraco di lasciare Io stabilimento ad una lenta agonia iniziata da tempo, nonostante i contributi milionari erogati dello Stato negli anni passati per sostenere gli investimenti della multinazionale a Riva di Chieri»;

   le istituzioni locali hanno già preso iniziative per affrontare tale problematica; a Chieri si è svolto un consiglio comunale al quale ha preso parte una delegazione di lavoratori mentre la regione Piemonte ha convocato un tavolo di concertazione per tutelare i livelli occupazionali dell'azienda;

   nel corso del tavolo istituzionale che si è svolto venerdì 3 novembre 2017 presso la regione Piemonte, a cui hanno preso parte l'assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero, i sindacati ed i sindaci dei comuni interessati, i vertici dello stabilimento di Riva di Chieri «hanno promesso che incontreranno nei prossimi giorni la proprietà brasiliana per predisporre un piano aziendale che garantisca la continuità della produzione dell'impianto torinese». È stato inoltre annunciato che «il piano aziendale sarebbe stato presentato nel corso del prossimo incontro del tavolo istituzionale previsto per il 21 novembre»;

   si apprende inoltre dalla stampa che «l'azienda verificherà con il Ministero del lavoro la possibilità di far ricorso alla cassa integrazione straordinaria»;

   nella riunione del tavolo istituzionale che si è svolta il 21 novembre 2017 non è emersa nessuna novità; secondo quanto si apprende dalla stampa «l'azienda ha vincolato la presentazione di un piano industriale alla richiesta di rimuovere il presidio davanti ai cancelli». Il prossimo incontro è stato fissato per il 2 dicembre 2017 –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza delle gravi problematiche relative allo stabilimento Embraco di Riva presso Chieri, se intendano promuovere iniziative urgenti per garantire la continuità dei livelli occupazionali e produttivi del sito e quali ammortizzatori sociali possano essere attivati a sostegno dei lavoratori dell'azienda.
(5-12778)