• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/02960/182/ ... premesso che: il provvedimento attualmente in discussione prevede, all'art. 89, un'articolata serie di norme finalizzate a disciplinare il passaggio delle frequenze della banda 700...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/2960/182/05 presentato da LUCIANO URAS
mercoledì 22 novembre 2017, seduta n. 834

Il Senato,
premesso che:
il provvedimento attualmente in discussione prevede, all'art. 89, un'articolata serie di norme finalizzate a disciplinare il passaggio delle frequenze della banda 700 (corrispondente ai canali televisivi da 49 a 60) dagli operatori tv agli operatori di larga banda in mobilità;
le norme previste ridefiniranno l'intero sistema televisivo nazionale: tra queste vi sono: la dismissione obbligatoria entro il 1º luglio 2022 (a fronte di indennizzi per circa Euro 304,2 milioni, di cui euro 230,3 milioni per l'esercizio 2020 e Euro 73,9 milioni per l'esercizio 2021) di tutte le frequenze delle emittenti locali che potranno, in futuro, svolgere solo l'attività di fornitori di servizi di media audiovisivi (RSMA); l'assegnazione ex-novo (mediante beauty contest) di alcune frequenze ad operatori di rete ai fini della messa a disposizione di capacità trasmissiva ai FSMA in ambito locale (le frequenze che saranno complessivamente disponibili, dopo il passaggio della banda 700 dagli operatori televisivi agli operatori di larga banda in mobilità, sono 14 + 1 e pertanto, considerato che alle tv locali spetta 1/3 della capacità trasmissiva complessiva, le frequenze che potranno veicolare contenuti locali, molto difficilmente potranno essere più di 4); le trasmissioni dei programmi necessariamente in DVB-T2 (tecnologia in grado di veicolare un maggior numero di programmi, rispetto all'attuale DVB-T a parità di capacità trasmissiva); la realizzazione di graduatorie per la determinazione delle emittenti locali che potranno utilizzare la capacità trasmissiva degli operatori di rete di cui sopra;
la ratio del provvedimento è da ravvisarsi nella necessità di conformare il sostegno pubblico al settore radio televisivo anche in ragione della trasformazione tecnologica e mediatica in corso;
In tal senso, in considerazione dell'importante funzione di servizio pubblico svolto dalle testate giornalistiche on line e in particolar modo delle televisioni che operano esclusivamente on line, nate negli Usa a partire dal 2015 e ritenute la vera novità nell'informazione italiana ed europea per effetto della diffusione totale degli smartphone e della crescente accessibilità alla rete internet anche per effetto del wifì,
si impegna il Governo:
ad adottare ogni iniziativa utile al fine di stabilizzare il Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione a decorrere dal 2019, al fine di compensare la diminuzione delle assegnazioni derivanti dal canone, ad oggi assegnate solo per il triennio 2016-2018,
a valutare l'opportunità di ridefinire la disciplina del sostegno pubblico all'editoria e all'emittenza radiofonica e televisiva locale valorizzando il ruolo delle testate giornalistiche on line e segnatamente delle tv esclusivamente on line attraverso la specifica previsione di una forma di contribuzione dedicata.
(0/2960/182/5)
URAS