Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/12770 (5-12770)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12770presentato daNESCI Dalilatesto diMartedì 21 novembre 2017, seduta n. 889
NESCI, FERRARESI e SARTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
come chiarito nell'interrogazione a risposta in Commissione n. 5/04974 dell'11 marzo 2015 (già presentata dalla prima firmataria del presente atto come interrogazione a risposta scritta n. 4/05181 del 18 giugno 2014) «i diritti fondamentali e inviolabili previsti nella Costituzione repubblicana sono seriamente in pericolo, sulla base di quanto (...) detto sulla sovranità monetaria, di fatto secondo gli (allora, nda) interroganti sottratta al popolo costituzionalmente sovrano, di quanto poi significato sulle cause reali del debito pubblico, di quanto accennato sulla sostanziale perdita di rappresentatività democratica — visto che i processi decisionali decisivi sono rimessi, per l'Europa, a organismi non elettivi — e infine di quanto articolato in materia di strumenti che si assumono di stabilizzazione delle finanze pubbliche»;
come evidenziato nell'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-08520 del 18 giugno 2014, la «vicenda del crescente debito pubblico» è dovuta «quasi integralmente al sistema privato di emissione della cartamoneta»;
come risulta da un, servizio del Tgr Rai della Calabria il carcere di Vibo Valentia ha 230 condannati per ’ndrangheta e 60 poliziotti in meno del previsto, su oltre 400 detenuti;
tale situazione, come raccontato nel succitato servizio giornalistico della Rai, ha portato il sindacato Sappe a un sit-in di protesta tenutosi il 29 settembre 2017 presso l'inteso penitenziario di Vibo Valentia;
gli interroganti ritengono che la riassunta carenza di personale sia insostenibile e comporti ulteriori aggravi per il personale della polizia penitenziaria in servizio, utilizzato anche, come riportato dal servizio menzionato, per i trasferimenti dei detenuti;
gli interroganti ritengono che il Ministro interrogato debba e possa trovare adeguate soluzioni rispetto alla segnalata carenza di personale, che peraltro si registra, come riferito nel prefato servizio giornalistico, in un penitenziario con oltre la metà dei detenuti condannati per reati di mafia;
gli interroganti ritengono che le conseguenze del suddetto meccanismo di creazione del debito pubblico non possano intaccare i settori della sanità, dell'istruzione, della giustizia e i servizi fondamentali, soprattutto in territori, come la Calabria, in cui è forte l'operatività della criminalità organizzata –:
quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per garantire la copertura dei posti mancanti rispetto alla pianta organica del penitenziario di Vibo Valentia.
(5-12770)