• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18598 (4-18598)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18598presentato daREALACCI Ermetetesto diLunedì 27 novembre 2017, seduta n. 891

   REALACCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   è attualmente in discussione a livello comunitario il pacchetto di misure «Clean Energy for All Europeans», che indirizzerà il futuro energetico dell'Unione europea e degli Stati membri fino al 2030. L'Italia, secondo gli obblighi comunitari, dovrà recepire tale pacchetto di misure dopo l'approvazione a livello di Unione europea. Le commissioni europee Itre e Envi hanno espresso alcune posizioni pubbliche al riguardo, e il Parlamento europeo sarà chiamato a votare probabilmente entro la prima metà dell'anno 2018. Il Consiglio dell'Unione europea, e dunque i vari Stati membri, stanno in queste settimane ufficializzando le proprie posizioni;

   il tema del «Clean Energy for All Europeans Package» è strettamente correlato a quanto contenuto nella Strategia energetica nazionale, presentata dai Ministri Calenda e Galletti, insieme al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in data 10 novembre 2017. Il 18 dicembre 2017 si terrà un importante Consiglio dell'Unione europea sull'energia a cui prenderà parte, per l'Italia, il Ministro Calenda;

   da ultimo in queste settimane si sono svolte a Bruxelles alcune riunioni preparatorie, ed altre sono in programma per le prossime settimane, per affrontare temi tra cui l’Electricity Regulation ed Electricity Directive and Regulation –:

   quale sia la posizione del Governo circa il pacchetto «Clean Energy for All Europeans» ed in particolare riguardo a: innalzamento dell'obiettivo comunitario al 2030 sulle energie rinnovabili, attualmente previsto al 27 per cento, e che persino alcune utilities europee, tra cui Enel, hanno chiesto di rivedere al rialzo l'obiettivo comunitario al 2030 sulle energie rinnovabili, prevedendo obiettivi più ambiziosi; capacity market per le fonti fossili, previsto al momento non solo per gli impianti esistenti ma anche per i nuovi impianti; alla «regola dei 550 g», con la quale si vorrebbe evitare l'accesso al capacity market almeno per gli impianti più inquinanti; «Resource Adequacy Assessment» uno studio obbligatorio che gli Stati membri dovranno elaborare per comprovare la necessità di attivare strumenti come il capacity market se il Governo ritenga che lo studio denominato «Resource Adequacy Assessment» debba essere realizzato da European Network of Transmission System Operators of Electricity (Entso-E) (operatore di rete europeo), includendo nello scenario di valutazione non solo la generazione ma anche interconnessioni, batterie, stoccaggio e demand responce, oppure se debba essere redatto solamente dall'operatore nazionale; se intenda chiarire se l'Italia sia favorevole a che questo studio presenti risultati annuali oppure solamente uno scenario complessivo decennale.
(4-18598)