• Testo RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.6/00076 premesso che: la pericolosità dell'amianto, sia in relazione ai rischi di ASB che a quelli cancerogeni, è stata evidenziata dalla comunità scientifica internazionale da moltissimo...



Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00076presentato daDI LELLO Marcotesto diMercoledì 18 giugno 2014, seduta n. 248

La Camera,
premesso che:
la pericolosità dell'amianto, sia in relazione ai rischi di ASB che a quelli cancerogeni, è stata evidenziata dalla comunità scientifica internazionale da moltissimo tempo. In relazione ai rischi di asbestosi, la scoperta risale addirittura all'inizio del ventesimo secolo, mentre possibili connessioni fra esposizioni ad amianto e forme tumorali sono state ipotizzate già nel corso degli anni trenta, anche se la sicurezza di effetti cancerogeni è arrivata solo negli anni sessanta, provata da esaurienti resoconti statistici e indagini epidemiologiche, che hanno indotto l'Unione internazionale contro il cancro a diramare, nel 1964, una serie di «raccomandazioni» che invitavano ad evitare l'uso dell'amianto a causa del suo elevato rischio cancerogeno;
nonostante queste evidenti e incontestabili valutazioni, il pericoloso materiale ha continuato ancora per molti anni ad essere estratto, lavorato e impiegato in molteplici usi. La salute pubblica è stata quindi sacrificata agli interessi economici delle industrie del settore, con un calcolo cinico che, oltre ai gravissimi e irrimediabili danni alla salute delle vittime, impagabili, ha causato notevoli danni economici, per gli alti costi ricaduti sulla collettività per le malattie, per la previdenza e per le bonifiche;
a quasi un decennio dall'approvazione della legge n. 257 del 1992, con le modifiche introdotte dalla legge di conversione n. 326 del 2003 numerosi dipendenti civili del Ministero della difesa hanno presentato istanza per il riconoscimento dei benefìci per gli esposti all'amianto ai sensi dell'articolo 47 della sopracitata legge;
con riferimento ai procedimenti amministrativi per il riconoscimento dei benefìci previdenziali a seguito della presentazione da parte degli interessati della relativa domanda e relativamente ai ritardi con cui l'INAIL sta operando ha avuto modo di rispondere all'atto di sindacato ispettivo n. 4-01202 il 10 dicembre 2013 il Ministro del lavoro e delle politiche sociali pro tempore;
in tale occasione il Ministro si è limitato a evidenziare le disfunzioni che il sistema aveva prodotto, sottolineando innanzitutto la lentezza e le battute di arresto in merito agli accertamenti tecnici demandati alla sede centrale del CONTARP (consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione);
l'attività di ricognizione tecnica ai fini della verifica dell'esposizione del personale civile della Difesa è stata avviata da parte dell'Istituto successivamente all'acquisizione dei curricula, che hanno fornito i primi indispensabili ma non sufficienti elementi sulle qualifiche del personale;
in tal senso l'Istituto ha lamentato difficoltà di accesso alle zone militari, sedi di lavoro anche del predetto personale civile, e difficoltà legate alla necessità di esaminare documenti coperti da segreto;
il Ministro del lavoro e delle politiche sociali nella risposta all'interrogazione e il direttore centrale dell'INAIL in una nota inviata al presidente dell'A.I.E.A. Sardegna di risposta al quesito: «orientamento pratico disposto dall'INAIL nazionale alle sedi territoriali e lo stato di attuazione dello stesso in tema di certificazione della sussistenza dell'esposizione alle fibre di amianto...» hanno evidenziato come i siti militari non essendo mai rientrati nelle «esperienze/conoscenze» di accertamento del CONTARP presentano particolari complessità che «possono essere superate solo dopo un periodo di preparazione e di apprendimento volto alla conoscenza complessiva dei siti lavorativi, delle attività e delle mansioni espletate dai lavoratori»;
nonostante la completa impreparazione da parte dei tecnici dell'istituto e «la proficua collaborazione con il Ministero della difesa... al fine di meglio focalizzare le informazioni relative agli ambienti di lavoro del predetto personale», l'esame della documentazione, alla data del 10 dicembre 2013, dalle informazioni pervenute al Ministero del lavoro era comunque iniziata;
sta di fatto che questi lavoratori sono ancora in attesa di vedere riconosciuto un loro diritto nonostante nelle parole del Ministro del lavoro e delle politiche sociali vi sia la rassicurazione da parte dell'INAIL che, obiettivo prioritario è il rilascio della certificazione;
forse più veritiera in tal senso è la nota contenuta nella missiva di cui sopra a firma del direttore dell'INAIL nella quale si legge testualmente: «Non a caso il legislatore e poi il Ministero non hanno posto specifici termini per il compimento della istruttoria tecnica di competenza dell'istituto finalizzata all'accertamento dell'esposizione «qualificata» all'amianto....»,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di adottare ogni opportuna iniziativa che possa ridurre i tempi dell'istruttoria tecnica finalizzata all'accertamento dell'eventuale esposizione all'amianto da parte del personale civile del Ministero della difesa.
(6-00076)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Di Lello, Valeria Valente, Pastorelli, Di Gioia, Locatelli, Impegno».