Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/12841 (5-12841)
Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12841presentato daPELILLO Micheletesto diMercoledì 29 novembre 2017, seduta n. 893
PELILLO e FANUCCI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
i comuni possono concedere gratuitamente l'utilizzo dei propri impianti sportivi per finalità di particolare interesse pubblico e sociale, quali attività di persone disabili, attività scolastica, attività finalizzata a scopi di beneficenza;
tali concessioni a titolo gratuito rientrano nell'ambito individuato dalla normativa di cui all'articolo 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241, il quale prevede, a garanzia della trasparenza delle azioni della pubblica amministrazione, che la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati siano subordinate alla predeterminazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi;
in dettaglio l'ufficio comunale competente avvia l’iter amministrativo e quantifica, nell'atto di concessione, il vantaggio economico a favore di un soggetto no profit beneficiario, calcolato sulla base delle tariffe ordinariamente praticate (escluso Iva) e indicando contestualmente la disponibilità della somma «beneficiata» nell'ambito del proprio bilancio annuale;
i servizi finanziari di vari comuni hanno sollevato la criticità dovuta all'emissione dell'autofattura imponibile Iva — sia in caso di concessioni gratuite, sia di esenzioni — calcolata non sulla base delle tariffe riscosse ma sulla base dei costi di esercizio per gli impianti sportivi, compreso l'ammortamento;
ciò determinerebbe la necessità di prevedere nel bilancio comunale la copertura dell'Iva da versare, oltre che avviare procedure onerose nella definizione del beneficio economico da calcolare;
in conseguenza di ciò molti comuni stanno considerando la possibilità di sopprimere tout court, a partire dal 2018, tutte le esenzioni e/o gratuità introducendo per le tipologie di attività attualmente esenti (come quelle destinate a disabili), tariffe ridotte, ma comunque sempre a pagamento, le quali, non dovendo avere carattere di «corrispettivo simbolico», sono commisurate in media al 20 per cento di quelle oggi praticate –:
quali orientamenti il Ministro intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa circa la correttezza del procedimento amministrativo esperito fino ad oggi e se non ritenga utile assumere iniziative per fornire una interpretazione della disciplina amministrativo-contabile tale da garantire la possibilità per i comuni di riconoscere, a casistiche socialmente importanti, come la disabilità, le scuole o l'attività giovanile, vantaggi economici derivanti da concessioni gratuite di impianti sportivi, evitando per tali fattispecie l'applicazione dell'Iva a carico dei bilanci comunali e la conseguente traslazione sugli enti no profit.
(5-12841)