• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18680 (4-18680)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18680presentato daBARONI Massimo Enricotesto diGiovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894

   BARONI, LOMBARDI, MASSIMILIANO BERNINI, GRILLO, NESCI, MANTERO, SILVIA GIORDANO, LOREFICE e COLONNESE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'ospedale di Montefiascone ha un bacino d'utenza di 19 comuni per una popolazione di circa 55.000 abitanti, di cui più di un terzo ha un'età superiore ai 65 anni;

   un tempo fiore all'occhiello per interventi specialistici, ora ridimensionato, mentre i poliambulatori sono situati presso locali presi in affitto al costo di 111 mila euro l'anno;

   tra il 1999 e il 2006 sono stati chiusi i reparti di ostetricia, ematologia, chirurgia generale e terapia intensiva;

   nel 2010 si è declassato il pronto soccorso in punto di primo soccorso e via via si è provveduto ad indebolire l'intera area ambulatoriale e di day hospital; nel 2015 è stato chiuso l'ambulatorio oncologico;

   la dialisi che per anni ha garantito il trattamento dialitico anche ai pazienti in villeggiatura, è stata chiusa nel 2016. L'Asl di Viterbo, intanto, fa accreditare i posti letto di dialisi alla casa di cura di Nepi del gruppo «RoRi», continuando a pagare, fino al 2017, ditte esterne per manutenere, nel servizio dismesso, l'impianto di osmosi della dialisi;

   per la ristrutturazione del reparto di ematologia, tra il 2012 e il 2013 i cittadini di Montefiascone, hanno raccolto circa 20.000,00 euro, per contribuire alle spese dei lavori. La cifra risulta essere incassata dal comune con impegno di spesa specifico, non utilizzabile per altro scopo. Nel 2014 le stanze del reparto, predisposte con filtro a pressione positiva, restano chiuse e sono utilizzate impropriamente per il day hospital di psichiatria che non necessita di impiantistica sofisticata, adatta agli immunodepressi;

   i servizi rimasti sono depotenziati. Il reparto di medicina da agosto 2016 è stato declassato a minore intensità terapeutica con il medico presente 12 ore nei giorni feriali e 6 ore durante i festivi e i prefestivi;

   l'anestesista è presente all'interno del nosocomio solo quando è attiva la day surgery;

   il primario del reparto di medicina presta servizio anche nel reparto di medicina generale dell'ospedale di Belcolle ed è, pertanto, impossibilitato a garantire la presenza e la continuità dei servizi;

   i pazienti anziani che vengono ricoverati presso l'ospedale di Montefiascone, vengono ciclicamente trasportati in ambulanza, presso il nosocomio di Belcolle per poter eseguire accertamenti diagnostici di rito, con quello che appare agli interroganti un evidente spreco di risorse;

   nel reparto di riabilitazione sono presenti otto posti letto con discutibile modalità di accesso a beneficio di «Villa Immacolata» clinica privata accreditata;

   la radiologia è aperta cinque giorni su sette e solo per mezza giornata. Presso il punto di primo intervento non sempre è possibile effettuare esami radiologici, eseguibili tuttavia a pagamento;

   la struttura è complessivamente fatiscente, alcuni servizi igienici sono dislocati fuori dalle stanze di degenza, manca la manutenzione ordinaria e gli unici reparti a norma risultano essere quello di ematologia e di dialisi, ad oggi chiusi;

   intanto, le strutture private convenzionate (case di cura Salus e Santa Teresa di Viterbo) ricevono richieste di ricovero continue, in assenza dell'offerta pubblica, compresa la presenza di un medico dedicato h24 –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti;

   se intenda assumere le iniziative di competenza, per fare chiarezza, anche per il tramite del commissario ad acta, sull'attuazione del piano di rientro dai disavanzi e sull'utilizzo dei fondi pubblici stanziati e sul funzionamento dell'ospedale di Montefiascone, alla luce delle determinazioni assunte dalla Asl di Viterbo;

   se intenda chiarire i motivi di quella che gli interroganti giudicano un'inoperosità del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari in ordine alle vicende sopra esposte e, comunque, quali iniziative di competenza intenda assumere al riguardo.
(4-18680)