• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12859 (5-12859)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12859presentato daLAFORGIA Francescotesto diGiovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894

   LAFORGIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   dagli organi di stampa si legge che una donna separata, con due figli, uno di dieci e l'altro di cinque anni, quest'ultimo disabile, dipendente dell'azienda Ikea di Corsico di Milano, è stata licenziata per non aver rispettato pedissequamente l'orario di lavoro;

   la vicenda riguarda appunto, una ragazza di 39 anni, laureata in scienze e tecnologie alimentari che da diciassette anni lavorava nello stabilimento Ikea di Corsico, prima al bistrot-bottega a piano terra e da qualche mese al ristorante del primo piano;

   la donna, in questi anni, si è resa sempre disponibile a tutti i turni di lavoro e agli orari propinateli, senza avere mai avuto richiami o lettere di contestazione. Qualche mese fa l'azienda le comunicava un cambio di reparto, rispetto al quale la donna non si era opposta, chiedendo soltanto che le venisse riconosciuta una maggiore flessibilità sugli orari di lavoro per poter accudire il suo bimbo disabile, motivo per il quale la stessa usufruisce della legge n. 104 del 1992;

   l'azienda in un primo momento acconsentiva alla sua richiesta, ma nei fatti la donna lavorava con turni dalle nove del mattino fino a chiusura, e nel nuovo turno stabilito per il nuovo reparto, le si chiedeva di lavorare dalle sette del mattino;

   la giovane madre chiedeva maggiore flessibilità sugli orari, soprattutto per i giorni in cui era prevista la terapia per il suo figlioletto ma, data la chiusura netta da parte dell'azienda sul punto, su consiglio del proprio sindacato Filcams Cgil, all'occorrenza e nelle occasioni di difficile organizzazione familiare, si recava al lavoro negli orari che faceva nel vecchio reparto;

   la settimana scorsa, l'azienda Ikea la licenziava in tronco tramite una lettera in cui le si diceva che il rapporto di fiducia era venuto meno poiché in due occasioni la dipendente si era presentata al lavoro in orari diversi da quelli previsti, una volta due ore in anticipo, l'altra due ore in ritardo;

   la decisione assunta da Ikea ai danni della giovane madre è apparsa ingiusta, tanto che la stessa ha ricevuto la solidarietà sia della Filcams Cgil di Milano che ha predisposto una raccolta firme, presidi e volantinaggi per denunciare questo episodio, sia dai suoi colleghi che hanno promosso uno sciopero a sostegno della ragazza;

   questa è una storia che racconta del fatto che quel pezzo di statuto dei lavoratori, che storicamente è stato immaginato «per far entrare la Costituzione nelle fabbriche» e che, nei fatti, è stato smantellato, non «è un ferro vecchio del passato», ma uno strumento della modernità perché libera i lavoratori dal ricatto –:

   quali iniziative normative, il Governo intenda assumere al fine di ripristinare le tutele che prima erano previste all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e che negli anni hanno rappresentato un pilastro di civiltà del nostro Paese;

   quali iniziative, il Governo, per quanto di competenza, intenda assumere al fine di prevedere forme di sostegno al reddito per lavoratori e lavoratrici come questa giovane donna, separata, madre di un bambino disabile che si è ritrovata senza alcuna forma di tutela, e si è vista privata del proprio lavoro.
(5-12859)