Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/12855 (5-12855)
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-12855presentato daBIASOTTI Sandrotesto diGiovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
BIASOTTI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
nonostante si parli di fusione fra Anas e Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, tale unione appare più un'acquisizione che una reale cessione di azioni dal Tesoro al gruppo FS Holding, come previsto inizialmente dal piano del Governo;
i recenti provvedimenti normativi porteranno alla fusione entro la fine dell'anno 2017, determinando di fatto l'esclusione dei dipendenti dell'Anas dal perimetro della pubblica amministrazione;
l'operazione in corso presenta molteplici criticità e nessun apparente beneficio per il bene collettivo, in quanto le presunte sinergie ed economie di scala appaiono effimere e basate su congetture non dimostrabili;
la «rivoluzione del container», che ha accompagnato la globalizzazione favorendo una sempre maggiore connessione tra le economie nazionali, impone con urgenza la creazione e il rinnovo di infrastrutture nodali per l'efficientamento della catena logistica a scala globale;
è necessario rispondere a sfide come quella del raddoppio del canale di Suez, che consente oggi il passaggio di 97 navi al giorno invece di 47, e l'apertura della galleria del San Gottardo, che consentirà un aumento stimato della capacità di traffico di oltre il 40 per cento;
le imprese che si occupano di trasporti eccezionali hanno accettato oneri aggiuntivi per poter proseguire a lavorare, ma così facendo si sono trovate in grossa difficoltà;
le politiche infrastrutturali dovranno essere orientate alla creazione di sinergie al fine di favorire investimenti orientati all'innovazione nella produzione di mezzi di trasporto pubblico, infrastrutture e sistemi tecnologici (infrastrutture «smart», sistemi intelligenti di trasporto ITS) e nella fornitura di servizi innovativi in linea con le esigenze del mercato;
in Italia solo il 6 per cento del traffico merci viaggia su rotaie. L'obiettivo europeo del 30 per cento di traffico su ferro entrò il 2030 richiederà uno sforzo economico di Ferrovie dello Stato che potrebbe pregiudicare gli investimenti su gomma e quindi la capacità di investimento reale del gruppo Anas che, con il nuovo piano quinquennale, avrà a disposizione 29,5 miliardi di euro, di cui 27,5 già finanziati e spendibili;
il nesso causale fra la fusione Anas-Ferrovie dello Stato e la quotazione in borsa dell'alta velocità di Ferrovie dello Stato si sta affievolendo, a giudicare dalle dichiarazioni contrastanti dei vertici di Ferrovie dello Stato succedutesi negli ultimi tempi –:
se il Governo non reputi che, attuando la fusione, si possa precarizzare un contesto, ad iniziare dall'inquadramento del personale, attualmente stabile ed efficiente, da cui non si può prescindere per il futuro di un Paese come il nostro, in cui le infrastrutture stradali svolgono un ruolo centrale.
(5-12855)