• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/04123 BLUNDO, MARTELLI, PUGLIA - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: in data 15 marzo 2017, il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo depositava...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-04123 presentata da ROSETTA ENZA BLUNDO
mercoledì 29 novembre 2017, seduta n.911

BLUNDO, MARTELLI, PUGLIA - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

in data 15 marzo 2017, il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo depositava l'interrogazione a risposta orale 3-03588, con la quale chiedeva al Ministro in indirizzo alcune precisazioni relative alle problematiche connesse al quantitative easing;

nello specifico, si chiedeva di sapere se si fosse a conoscenza dell'effettivo importo del quantitative easing e se la Banca d'Italia avesse utilizzato tutto il potenziale dello stesso;

si domandava, inoltre, quali fossero le valutazioni in merito alla coerenza della condotta dell'istituto bancario centrale, rispetto alle finalità espansive del quantitative easing;

in data 2 maggio 2017, in 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro), interveniva il vice ministro Casero, rispondendo solo sommariamente alle problematiche sollevate nell'interrogazione;

in particolare, sottolineava come i criteri di rilevazione e di rappresentazione contabile nei bilanci delle banche centrali nazionali siano definiti dalla BCE (Banca centrale europea). Le banche centrali nazionali, infatti, redigono il proprio bilancio in conformità alle regole riportate nel guideline, atto di indirizzo della BCE del 3 novembre 2016, n. 34, che prevede, per i titoli dell'APP ("Asset purchase programme"), la rilevazione nell'attivo di stato patrimoniale alla voce 7.1 (titoli detenuti per finalità di politica monetaria);

il vice ministro sottolineava, altresì, che, non esistendo una corrispondenza automatica fra variazioni di singole attività e passività, l'ampia liquidità creata dagli acquisti di titoli può, a parità di altre condizioni, determinare in contropartita una riduzione di altre attività finanziarie, oppure un aumento di componenti del passivo (ad esempio, banconote in circolazione, depositi delle banche, debiti intra-eurosistema), oppure una combinazione tra i due effetti, in funzione del comportamento degli operatori economici e bancari. La combinazione delle voci di bilancio interessate varia nel tempo e non è omogenea tra le diverse banche centrali;

premesso altresì che risulta agli interroganti che nella pubblicazione "Il Bilancio della Banca d'Italia", anno 2016, nello stato patrimoniale, sezione passività, esistono due conti così indicati: "Banconote in circolazione" per 181,208 miliardi di euro (cod. 1) e il conto "Altre passività nell'ambito dell'Eurosistema (nette)" per 355,667 miliardi di euro (codice 9.3),

si chiede di sapere se, nel rispetto dell'autonomia e indipendenza della Banca d'Italia, al Ministro in indirizzo risulti se i citati conti riguardino debiti e, nel caso, quali siano i creditori e i relativi importi, diversamente, qualora non corrispondano a debiti, se non ritenga che vada chiarita la natura giuridica e contabile dei conti stessi.

(3-04123)