• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/02356 RIZZOTTI, ALBERTI CASELLATI - Al Ministro della salute - Premesso che: l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il 28 e 29 aprile 2014 ha convocato a Ginevra un apposito comitato...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02356 presentata da MARIA RIZZOTTI
mercoledì 18 giugno 2014, seduta n.265

RIZZOTTI, ALBERTI CASELLATI - Al Ministro della salute - Premesso che:

l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il 28 e 29 aprile 2014 ha convocato a Ginevra un apposito comitato d'emergenza per fare il punto sulla lotta alla poliomielite;

a seguito della diffusione straordinaria del virus registrata nel 2014, del rischio di salute pubblica che questa pone a livello internazionale e della necessità di intervenire con azioni coordinate, il 5 maggio 2014, il direttore generale dell'OMS ha dichiarato un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;

l'allarme è scattato a seguito di diversi casi di poliomielite provenienti da Camerun, Pakistan e Siria nei primi mesi del 2014, un periodo climaticamente sfavorevole alla diffusione della malattia. Si teme perciò che il virus possa essere reintrodotto da persone in fuga da questi Paesi in conflitto e nei quali le scarse condizioni igieniche e il basso tasso di vaccinazioni ha permesso la diffusione della malattia;

la poliomielite è una malattia virale acuta, altamente contagiosa e dalle gravi conseguenze, soprattutto di tipo neurologico irreversibile;

nel 2013 i casi totali sono stati 417, di cui il 60 per cento esportati. In particolare, per evitare che la poliomielite lasci i Paesi in cui è presente, l'OMS ha emanato alcune raccomandazioni valide per i tre Stati esportatori secondo le quali tutti i viaggiatori in uscita dovrebbero essere vaccinati e avere un certificato che attesti l'immunizzazione;

considerato che:

la conclusione del comitato di dichiarare l'emergenza sanitaria mondiale è stata unanime e rappresenta il massimo livello di allarme sanitario possibile. È la seconda volta nella storia dell'OMS che viene dichiarato questo tipo di emergenza (la prima è stata con l'epidemia influenzale di H1N1);

già nel novembre 2013 la rivista medica inglese "The Lancet", una tra le prime 5 e più autorevoli a livello internazionale in campo medico, aveva dichiarato l'inadeguatezza del sistema europeo di prevenzione contro la poliomielite a garantire l'immunità della popolazione, e che sarebbe stato quindi opportuno rafforzare i sistemi di controllo e prevenzione;

la priorità per tutti gli Stati "polio-affetti" deve essere quella di interrompere la trasmissione del virus selvaggio all'interno dei loro confini, il più rapidamente possibile e attraverso azioni immediate;

la vaccinazione rappresenta una delle misure di sanità pubblica più efficaci per la protezione della salute sia individuale che collettiva;

tenuto conto che:

in Italia viene utilizzato il vaccino esavalente, il cui ciclo di base è costituito da 3 dosi, da praticare entro il primo anno di vita, seguite da un richiamo tra il quinto e il sesto anno di vita;

sebbene in Italia la vaccinazione contro la poliomielite, così come quella contro la difterite, l'epatite B e il tetano, faccia parte delle vaccinazioni obbligatorie per i nuovi nati, si registra un forte calo di persone vaccinate dal virus della poliomielite, soprattutto nella fascia compresa tra i 30 ed i 40 anni;

prima della vaccinazione obbligatoria, introdotta nel 1957, ogni anno in Italia si verificavano tra i 1.000 e i 10.000 casi di poliomielite paralitica e da allora la malattia si è drasticamente ridotta proprio grazie alla campagna vaccinale;

il 23 ottobre 2013, lo European center for disease prevention and control ha dichiarato che in Europa vi è una percentuale di popolazione non immunizzata, stimando che circa 12 milioni di persone sotto i 29 anni non sono mai state vaccinate o non hanno completato il ciclo primario di vaccinazione;

la maggior parte delle manifestazioni per infezione sono subcliniche e che solo l'1 per cento dei contagi si manifesta come malattia riconoscibile clinicamente con un tempo di incubazione che generalmente varia tra 7-14 giorni,

si chiede di sapere:

quali siano le misure che il Ministro in indirizzo sta attuando e intenda attuare per controllare i profughi extracomunitari, in particolare quelli siriani, che entrano nella UE;

se i bambini provenienti dai Paesi a rischio siano stati vaccinati contro il virus della poliomielite e se sono stati sottoposti ad uno screening completo che escluda qualsiasi forma di incubazione del virus a lungo termine;

quali urgenti iniziative intenda assumere al fine di estendere la vaccinazione obbligatoria alle persone non immunizzate in fascia di età avanzata;

se non ritenga necessario intraprendere azioni conoscitive e campagne informative sull'argomento;

se non ritenga importante cogliere l'occasione del semestre europeo per inserire nella definizione delle politiche sanitarie europee anche il tema dei vaccini.

(4-02356)