• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18735 (4-18735)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18735presentato daMAESTRI Andreatesto diMercoledì 6 dicembre 2017, seduta n. 898

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 1° febbraio 2017 il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha firmato il decreto attuativo «Fondo per l'Africa», istituito dall'articolo 1, comma 621, della legge n. 232 del 2016 (legge di bilancio 2017), con una dotazione finanziaria di 200 milioni di euro per l'anno 2017;

   la finalità assegnata dalla legge al fondo prevede il sostegno per «interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani d'importanza prioritaria per le rotte migratorie»;

   il decreto emanato per l'utilizzo del fondo, all'articolo 1, stabilisce che detti interventi, volti al contrasto all'immigrazione e al traffico di esseri umani, sono realizzati «nel rispetto dei princìpi di efficacia e di efficienza e sono volti ad assicurare la piena cooperazione con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori, nel quadro di un'azione integrata di politica estera che valorizza la centralità del continente africano.»;

   all'articolo 2 sono elencati i Paesi destinatari dei finanziamenti, tra i quali figurano Costa d'Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Ghana, Guinea, Nigeria, Senegal, Somalia, Sudan e con priorità strategica Libia, Niger e Tunisia. Gli interventi possono essere attuati anche in Paesi limitrofi al fine di fornire assistenza ai rifugiati e di potenziare l'efficacia degli interventi di «gestione» delle rotte migratorie; l'articolo 3, individua prioritari gli interventi nel seguente ordine:

   — di cooperazione allo sviluppo;

   — di protezione dei più vulnerabili;

   — dei minori non accompagnati e delle vittime di tratta;

   — programmi di formazione per le Autorità giudiziarie;

   — fornitura di equipaggiamenti e strumentazioni per il controllo e la prevenzione dei flussi di migranti irregolari e per la lotta al traffico di esseri umani;

   — iniziative di sostegno istituzionale e delle capacità amministrative;

   — aggiornamento e digitalizzazione dei registri di stato civile; programmi di accoglienza e assistenza ai migranti e ai rifugiati;

   — rimpatri volontari assistiti dai Paesi africani di transito verso i Paesi d'origine;

   — coinvolgimento delle comunità locali; campagne informative sul rischio migratorio;

   il 2 febbraio 2017, nella conferenza stampa di presentazione del decreto, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, ha invece dichiarato «obiettivo strategico» del fondo «Rafforzare la frontiera esterna per evitare le partenze dei migranti irregolari» per avviare una collaborazione su questo fronte soprattutto con Libia, Tunisia e Niger, aggiungendo che l'Italia avrebbe fornito equipaggiamento, strumenti tecnici e formazione delle forze di sicurezza locali, sulla base delle richieste dei partner nordafricani; a giudizio degli interroganti una simile dichiarazione snatura l'originale finalità del Fondo per l'Africa di intervenire per rilanciare il dialogo e la cooperazione con i Paesi africani d'importanza prioritaria per le rotte migratorie e di valorizzazione del continente africano, avendo questo come priorità le prime tre azioni contenute nell'articolo 3 del suddetto decreto; Fondo per l'Africa è utilizzato per operare una politica di contenimento dei flussi dei migranti alle frontiere attraverso il sostegno all'impiego di forze di polizia come sbarramento per le genti in fuga da conflitti, violenze, persecuzioni e condizioni di povertà estrema e in cerca di protezione internazionale; l'articolo 6 del suddetto decreto prevede che i soggetti attuatori degli interventi finanziati riferiscano circa l'utilizzo delle risorse a cadenza trimestrale e a conclusione degli interventi alla direzione generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie, che a sua volta ne dà conto al Ministro degli esteri e della cooperazione internazionale –:

   se il Governo voglia fornire elementi circa l'utilizzo del «Fondo per l'Africa» per l'anno 2017;

   se intenda rendere noti i contenuti delle relazioni trimestrali fornite dagli attuatori degli interventi, così come previsto dall'articolo 6 del decreto attuativo del 1° febbraio 2017 sopra citato.
(4-18735)