• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00590 il 3 dicembre 2013 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 159/2013, recante il titolo «Regolamento concernente la revisione delle modalità...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00590presentato daDI VITA Giuliatesto diMartedì 24 giugno 2014, seduta n. 251

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
il 3 dicembre 2013 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 159/2013, recante il titolo «Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)», pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 gennaio 2014;
la disposizione riguarda milioni di cittadini italiani: l'indicatore di situazione economica/equivalente, infatti, valuta e confronta la situazione economica dei nuclei familiari per regolare l'accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie erogate dai diversi livelli di governo;
l'ISEE esiste già nella normativa italiana dal 1998, ma la sua applicazione è unanimemente ritenuta carente, inefficace e causa di un notevole numero di contenziosi. Da alcuni è, inoltre, ritenuto uno strumento scarsamente efficace nel contrasto di elusioni o abusi;
forte anche di questi presupposti, dunque, il Parlamento, su iniziative del Governo Monti, (articolo 3 del decreto-legge n. 201 del 2011) ha disposto una revisione dell'ISEE che solo a fine 2013 è stata attuata con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013;
il provvedimento è entrato in vigore l'8 febbraio 2014;
da tale data, come previsto dal decreto stesso, decorrono i 120 giorni di tempo per completare il percorso di attuazione;
per rispettare le scadenze, il primo passaggio dovrà essere completato entro il 9 maggio 2014 (90 giorni dall'entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri). Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con quello dell'economia e delle finanze, su proposta dell'Inps e sentiti l'Agenzia delle entrate e il garante per la protezione dei dati personali, dovrà pubblicare un provvedimento con cui verrà definito il nuovo formato della dichiarazione unica sostitutiva (Dsu), cioè il documento centrale dell'ISEE, che il richiedente dovrà compilare e consegnare per ottenere l'indicatore. Dovranno essere definite anche le istruzioni per la compilazione della Dsu, nonché le caratteristiche della ricevuta che verrà rilasciata al momento della presentazione della richiesta. Tra gli elementi che attendono di essere definiti con il provvedimento ministeriale c’è anche la modalità con cui i dati utilizzati per calcolare l'ISEE saranno condivisi tra i vari soggetti coinvolti;
completato questo passaggio, gli enti erogatori delle prestazioni sociali agevolate avranno 30 giorni per adeguarsi alle nuove disposizioni, a partire dall'8 giugno, quindi, il nuovo indicatore della situazione economica equivalente dovrà essere pienamente operativo, sempre che vengano rispettate le scadenze previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri –:
quale sia lo stato attuale dell’iter di attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013;
se si preveda che le scadenze previste dal decreto, citate in premessa, verranno rispettate;
se siano in atto o comunque, eventualmente, previsti controlli ministeriali diretti alla verifica dell'adeguamento alle nuove norme da parte degli enti erogatori, e con quali modalità intenda effettuare gli stessi;
se, come riferito dal Vice Ministro del lavoro e delle politiche sociali pro tempore Maria Cecilia Guerra in occasione dell'audizione svoltasi il 23 gennaio 2014 in Commissione affari sociali, si intenda provvedere alla divulgazione, previa pubblicazione, delle simulazioni applicative del nuovo ISEE;
come intenda agire nell'eventualità in cui dovessero riscontrarsi problemi di particolare entità sin dai primi esiti applicativi del nuovo ISEE e se, in tal caso, prenda in considerazione l'opportunità di formare una task force di intervento o, comunque, di elaborare un piano per modificare il nuovo strumento di indicazione della situazione economico-patrimoniale;
se intenda assicurare sin d'ora, scongiurando la linea di intervento prefigurata dal commissario straordinario per la spending-review, Carlo Cottarelli, che non procederà ad una riduzione delle indennità, specie di accompagnamento, soprattutto data l'incertezza circa gli esiti applicativi del nuovo impianto ISEE, nonché alla luce della mancata revisione dell'articolo 5 del decreto «Salva Italia» che vede dette provvidenze assistenziali, peraltro costituzionalmente garantite, ingiustamente assimilate a voci di reddito;
se non ritenga doveroso chiarire in che termini specifici intenda inasprire la cosiddetta lotta ai falsi invalidi tramite l'applicazione dell'ISEE, considerata, anzitutto, l'attuale indisponibilità o, comunque, la mancanza della documentazione necessaria per asserire che lo stesso indicatore economico possa considerarsi uno strumento certamente adatto allo scopo suddetto, nonché, a maggior ragione, a fronte dell'insuccesso della campagna di contrasto ai falsi invalidi, tuttora in atto, che fornisce oggi solo un quadro di migliaia di revoche disposte, specialmente, non a causa di illegittimi abusi riscontrati, bensì per via delle normali cessazioni dello stato temporaneo di invalidità dei beneficiari.
(2-00590) «Di Vita, Cecconi, Lorefice, Grillo, Dall'Osso, Baroni, Silvia Giordano, Mantero, Nuti».