• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/18775 (4-18775)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18775presentato daPRODANI Aristesto diMartedì 12 dicembre 2017, seduta n. 899

   PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la conferenza di servizi istruttoria del sito di interesse nazionale di Trieste del 24 luglio 2015, al punto 7-b ha richiesto ad Hestambiente srl: «1) l'applicazione delle previsioni di cui all'articolo 41 ex legge 98/2013 per i materiali di riporto e 2) di procedere alla rimozione/messa in sicurezza permanente per i rifiuti rinvenuti in Sc, Sd e Sh degli stessi, l'adozione per gli stessi di idonei interventi di messa in sicurezza permanente, 3) misure di prevenzione per impedire che dalle fonti di contaminazione attive nel sito si diffondano sostanze inquinanti nelle acque sotterranee e nelle matrici ambientali circostanti ed ha infine chiesto, 4) con particolare riferimento al piezometro Pe a causa di perduranti valori superiori alle CSC per il parametro cloroformio, idonee misure di monitoraggio e prevenzione al fine di eliminare il rischio sanitario per i lavoratori e/o fruitori anche occasionali del sito»;

   in seguito alle dichiarazioni dell'azienda a proposito della classificazione quali «rifiuti» dei materiali rinvenuti nei Sc, Sd e Sh e attestata l'impossibilità della loro rimozione, la conferenza di servizi ha ribadito «le necessità che per gli stessi siano adottati idonei interventi di messa in sicurezza permanente»;

   nella conferenza di servizi istruttoria dell'11 aprile 2016, Hestambiente srl ha evidenziato solamente gli esiti delle analisi per il parametro cloroformio. Non risulta aver dato, invece, riscontro alle prescrizioni di cui al punto 1) e 2) sopra riportato;

   la conferenza di servizi ha preso atto che l'azienda ha risposto solo parzialmente alle richieste della conferenza medesima del 24 luglio 2015 e ha chiesto l'esecuzione del test di cessione sui materiali di riporto; attesa la dichiarata impossibilità di rimozione dei rifiuti rinvenuti in Sc, Sd e Sh degli stessi, l'adozione per gli stessi di idonei interventi di messa in sicurezza permanente; l'aggiornamento dello stato delle acque complessivo in tutti i piezometri del sito alla fine di verificare gli effetti dovuti alla presenza di rifiuti, l'adozione di misure di prevenzione del piezometro Pe alla luce della perdurante superamento delle CSC per il parametro cloroformio;

   Hestambiente, nel corso del 2016, ha condotto 4 campagne di verifica sulla qualità delle acque di falda;

   con la delibera n. 1338 del 17 luglio 2017 la regione Friuli Venezia Giulia ha approvato la proposta di ridefinizione della perimetrazione del sito di interesse nazionale mediante l'esclusione delle aree prospicienti il canale industriale di Trieste. Tale delibera è stata esaminata dalla conferenza di servizi il 24 agosto 2017. Il comune di Trieste ha espresso parere favorevole alla ridefinizione della perimetrazione del sito di interesse nazionale e all'inclusione delle aree del termovalorizzatore di via Errera all'interno delle aree oggetto di stralcio, così come proposto da Hestambiente srl;

   in seguito all'invio della proposta di riperimetrazione, inoltre, la regione Friuli Venezia Giulia ha ricevuto da Hestambiente srl l'istanza di esclusione dal sito di interesse nazionale per l'area del termovalorizzatore di via Errera e per quella ad esso adiacente;

   la conferenza di servizi ha comunicato che per «tali aree sono necessari ulteriori approfondimenti istruttori, sebbene da una valutazione preliminare non sembrano rispondenti ai criteri generali adottati per la riperimetrazione e condivisi in sede di conferenza di servizi dal Ministero» ed ha richiesto un approfondimento istruttorio agli uffici della regione per tali aree;

   con la successiva delibera regionale n. 1854 del 29 settembre 2017, dove sono state riprese sia la precedente delibera n. 1338 che la conferenza di servizi del 24 agosto 2017, l'area del termovalorizzatore risulta esclusa dalla lista delle particelle che la regione propone di escludere dal sito di interesse nazionale di Trieste;

   il 14 novembre, nella risposta all'interrogazione 4-17869, il Governo ha spiegato che «(...) Hestambiente ha trasmesso, l'8 agosto 2017, la relazione sulle attività di monitoraggio svolte nel 2016» e che il «MATTM è in attesa della relazione di validazione dei risultati da parte di ARPA Friuli Venezia Giulia». Il 5 ottobre 2017, la regione Friuli Venezia Giulia ha trasmesso la delibera n. 1854 che modifica la precedente. Il MATTM, in data 6 ottobre 2017, ha richiesto «chiarimenti alla medesima Regione, in merito alle discrasie evidenziatesi tra la relazione tecnica e la cartografia allegate alla citata Delibera» –:

   alla luce dei fatti esposti, se intenda chiarire le tempistiche previste, per il piano di messa in sicurezza dell'area riportata in premessa, così come richiesto dalla conferenza di servizi del 24 luglio 2015 e dell'11 aprile 2016;

   come intenda intervenire, per quanto di competenza, nel caso Hestambiente srl non ottemperi alle richieste avanzate dalla conferenza di servizi.
(4-18775)