• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12906 (5-12906)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12906presentato daPALAZZOTTO Erasmotesto diMartedì 12 dicembre 2017, seduta n. 899

   PALAZZOTTO e PANNARALE. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   il Governo e il Ministro interrogato hanno più volte annunciato con grande enfasi l'assunzione di archeologi, architetti, archivisti, bibliotecari, restauratori, storici dell'arte e altro;

   inizialmente i posti dovevano essere 500, ampliati successivamente a 800 e di recente aumentati fino a 1.000;

   i bandi per i vari profili sono stati pubblicati nel maggio 2016 – diciotto mesi or sono – ma ad oggi sui tanti posti promessi e presentati come il segno del cambiamento per la gestione e la tutela dei beni culturali in Italia, risultano assunti soltanto in 71, veramente ancora poca cosa che, a giudizio degli interroganti, non può essere presentata come successo della nuova gestione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;

   ad eccezione di poche categorie di cui risultano ancora in corso le prove orali, le graduatorie definitive di merito di tutti gli altri profili sono state pubblicate ormai da tempo ed anzi sul sito del Ministero era stata diffusa persino la notizia di un'ulteriore e imminente assunzione di 127 archivisti, mai verificatasi;

   su tutta la tempistica di questa vicenda assunzionale non si possono non registrare gravissimi ritardi che provocano sconcerto nella pubblica opinione e tra i vincitori e gli idonei interessati, mentre nel frattempo la situazione per i lavoratori del Ministero rimane difficile se non drammatica, rappresentando la crisi profonda in cui versa il settore, crisi che si aggrava progressivamente con danni rilevanti al patrimonio artistico e culturale per l'impossibilità di garantirne un'adeguata tutela;

   inoltre, le informazioni e le dichiarazioni rilasciate dai responsabili del Ministero sono, ad avviso degli interroganti, nella maggior parte contraddittorie e lasciano intravedere i soliti «rimpalli» di responsabilità burocratica in una situazione in cui si ha la netta impressione che non si sappia bene come procedere: ritardi, disorganizzazione, criticità nel lavoro delle commissioni, elenchi pubblicati con errori, ricorsi al Tar, problematiche relative al fatto che alcuni candidati hanno partecipato e vinto concorsi relativi a più profili –:

   se il Ministro interrogato non intenda accertare quali siano state le cause dei ritardi nell'espletamento dei concorsi, e quali iniziative di competenza preveda di assumere una volta accertate le effettive responsabilità;

   in che tempi intenda recuperare il tempo perso e se, come assicurato, tutte le assunzioni saranno garantite per la fine dell'anno.
(5-12906)