• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/04155 MUNERATO, BELLOT, BISINELLA - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare -...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-04155 presentata da EMANUELA MUNERATO
mercoledì 13 dicembre 2017, seduta n.916

MUNERATO, BELLOT, BISINELLA - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che, a quanto risulta alle interroganti:

le esondazioni conseguenti alle intense piogge degli ultimi giorni hanno generato criticità a Brescello (Reggio Emilia), dove si è rotto l'argine del fiume Enza, nei pressi della località Lentigione, con un migliaio di cittadini coinvolti;

a Colorno la situazione è rimasta fuori controllo per diverse ore. L'acqua è tracimata prima all'altezza di Borgomaggiore, allagando via Du Tillot, e poi ha invaso il cortile della reggia e da lì piazza Garibaldi, via Mazzini, alcuni dei borghi del centro ed il giardino ducale. Allagamenti anche in via Roma, dove ci sono una cinquantina di garage sommersi dall'acqua ed altrettanti appartamenti sono senza corrente e riscaldamento. Gli evacuati sono una decina, tutte persone residenti nella zona golenale della Parma;

si temono gravi danni agli impianti della reggia che, tra l'altro, ospita la sede di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana. La forza delle acque, che ha travolto i sacchi di sabbia messi a protezione, ha provocato l'allagamento del piano terra del palazzo, uscendo precipitosamente dal portone d'ingresso e sommergendo la piazza, fino ai portici dei palazzi di fronte. In particolare, la pressione dell'acqua del fiume ha distrutto le finestre al piano terra, che affacciano sul lato della reggia che è più vicino al torrente. I locali tecnici sono allagati, come il giardino storico che si trova sul retro;

infiltrazioni del torrente Lorno hanno provocato ingenti disagi e la chiusura di alcuni tratti della strada provinciale 6. A Casaltone il torrente Enza ha invaso parte delle aree golenali, arrivando a lambire strada del Traglione, successivamente chiusa alla circolazione. Anche la piena del Taro ha causato alcuni allagamenti nell'area Cepim. Secondo gli esperti, eventi atmosferici così intensi saranno sempre più frequenti;

come recentemente ribadito da Confagricoltura, l'Emilia-Romagna necessita urgentemente di infrastrutture, a partire dalla costruzione dell'invaso sul fiume Enza, che richiede una copertura finanziaria extra, peraltro già sollecitata dal Consorzio di bonifica dell'Emilia centrale;

migliaia di famiglie sono state evacuate e migliaia di ettari coltivati sono andati distrutti, specie nei comuni di Brescello e Boretto;

ad avviso delle interroganti si tratta di una situazione seria quanto sorprendente, di certo frutto di fenomeni di dissesto idrogeologico fortemente sollecitati dai frequenti cambiamenti climatici e dall'intensa urbanizzazione delle aree interessate, destinati a ripetersi con sempre maggiore frequenza,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della particolare situazione del complesso della reggia di Colorno, monumento fondamentale e simbolo del Risorgimento; come intendano intervenire per tutelare la reggia e il paese di Colorno, sia dal punto di vista degli stanziamenti per il restauro dei danni che per la prevenzione degli stessi, e con quali stanziamenti;

se e quali interventi urgenti, anche di carattere normativo, intendano porre in essere per scongiurare il ripetersi di fenomeni di danneggiamento strutturale, che rischiano di danneggiare in maniera permanente sia l'edificio, che il delicato equilibrio dei giardini seicenteschi;

quale sia lo stato delle infrastrutture presenti sul territorio, e come intendano intervenire per prevenire le esondazioni, che ancora una volta hanno interessato abitazioni civili e complessi industriali, che stanno prendendo flebilmente forza, dopo la devastante crisi degli scorsi anni e che non possono permettersi di perdere investimenti e macchinari;

se e quali interventi urgenti, anche di carattere normativo, intendano porre in essere per velocizzare i processi burocratici volti a sbloccare le opere di prevenzione del dissesto idrogeologico;

se non ritengano opportuna l'istituzione di una "no tax area" che consenta ai civili e alle industrie colpiti dall'alluvione di riprendersi velocemente dal danno subito.

(3-04155)