• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05321 il quotidiano il Corriere della Sera evidenzia, con un articolo pubblicato il 28 giugno 2014, che la maggior parte dei provvedimenti approvati sia dal Governo Monti, che dal precedente Governo...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05321presentato daNASTRI Gaetanotesto diMartedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

NASTRI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
il quotidiano il Corriere della Sera evidenzia, con un articolo pubblicato il 28 giugno 2014, che la maggior parte dei provvedimenti approvati sia dal Governo Monti, che dal precedente Governo Letta e dal presente Esecutivo Renzi, rivolti alla crescita, all'innovazione, alla ricerca, allo sviluppo della nuova imprenditorialità e alla competitività del sistema-Paese, è rimasta complessivamente inattuata;
dall'analisi effettuata dal centro studi della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa – Cna, sostiene il medesimo articolo, emerge infatti una implacabile catalogazione delle misure inattuate, entrate in vigore tra il 26 giugno 2012 ed il 1° gennaio 2014, tuttora in attesa dei necessari decreti di attuazione;
i più remoti tra i provvedimenti senza alcuna operatività riguardano i finanziamenti per progetti di ricerca e sviluppo definiti dal precedente Governo «di rilevanza strategica», a cui si aggiungono le disposizioni anch'esse approvate definitivamente del credito d'imposta per l'assunzione del personale ad alta qualificazione, rimaste irrealizzate;
le suddette norme varate dal Governo Monti, in teoria avrebbero dovuto essere rese effettive da due anni, ma tra la mancanza del solito decreto di attuazione del Ministero competente e le difficoltà nella realizzazione della piattaforma informatica necessaria, per la quale comunque sarà necessario un altro decreto per definire le procedure e la modulistica, i tempi tecnici e burocratici stanno determinando un evidente mancanza di concretizzazione delle norme approvate dal Parlamento, ed inizialmente attese dal sistema imprenditoriale nazionale;
ulteriori misure a favore dello sviluppo del Paese, approvate nel corso del giugno del 2013, prosegue l'articolo del Corriere della Sera, definite dal Governo Letta «d'importanza strategica» per il rilancio del sistema-Paese, concernenti interventi straordinari a favore della ricerca per lo sviluppo del Paese, sono anch'esse in attesa di essere rese operative, per mancanza delle risorse finanziarie da attribuire alla finalità della norma, il cui decreto attuativo da parte del Ministero non è stato ancora adottato;
in tutti i casi citati i beneficiari avrebbero dovuto essere principalmente le piccole e medie imprese, star up innovative e spin off universitari, che attendono da mesi l'emanazione dei decreti di attuazione, così come dal dicembre del 2013, altre quattro misure che riguardano il credito d'imposta, voucher e mutui agevolati per gli investimenti di nuove attività sono in attesa, come gli altri suindicati interventi, che il Ministero emani il decreto attuativo;
l'analisi del Cna, si conclude con la lista dei seguenti provvedimenti entrati in vigore all'inizio dell'anno e rimasti irrealizzati a causa dei medesimi e suindicati motivi: il fondo per sostenere le associazioni temporanee e i raggruppamenti d'impresa, l'istituzione di una sezione speciale di garanzia per i progetti di ricerca e innovazione rivolti alle piccole e medie imprese; in entrambi i casi si attende il vincolante decreto così come per il rafforzamento del patrimonio di Confidi;
l'articolo del «Corriere della Sera» evidenzia in definitiva, come nonostante alcune misure quale l'introduzione dei minibond e l'incentivazione degli investimenti in macchinari (la nuova «Sabatini»), siano entrate in funzione, tali interventi rappresentano tuttavia delle eccezioni, rispetto alla totalità delle norme approvate dai precedenti Governi, Monti e Letta (alle cui mancanze si unisce anche l'inefficienza di quello attuale) all'interno di un programma di politica industriale, la cui definizione appare più un titolo che una reale progettazione;
l'azione governativa, a giudizio dell'interrogante, in considerazione delle valutazioni in precedenza esposte, appare sminuzzata con effetto ritardato e, presa nel suo complesso, ha dimostrato di non essere minimamente in grado d'indirizzare le scelte d'investimento dei singoli nella direzione voluta; tutt'al più, accompagna ex post, scelte che gli imprenditori hanno maturato e atteso;
l'interrogante evidenzia pertanto come a suo parere risulta pressoché inutile pianificare a livello legislativo un piano generale di politica industriale per il rilancio e lo sviluppo delle imprese nel Paese, se nella realtà, un numero, di norme di prospettiva attese dal sistema delle piccole e medie imprese e dagli operatori del settore, così rilevanti, rimangono irrealizzate a causa della mancanza dei decreti attuativi, il cui ritardo è da attribuirsi con ogni probabilità alla mancanza delle risorse finanziarie necessarie –:
quali orientamenti intendano esprimere, nell'ambito delle rispettive competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;
quali siano i motivi dei ritardi nell'emanazione dei decreti attuativi necessari per rendere operative importanti misure a favore della crescita e dello sviluppo delle imprese, in particolare quelle di piccola e media dimensione;
quali iniziative urgenti e necessarie per rilanciare l'economia reale del Paese intendano intraprendere, nell'ambito delle rispettive competenze, al fine di emanare i decreti di attuazione esposti in premessa, senza i quali risulteranno inutili le norme già previste dai numerosi decreti-legge convertiti in legge dal 2012 ad oggi, a favore della crescita e dello sviluppo delle imprese. (4-05321)