• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/02053 (2-02053) «Vallascas».



Atto Camera

Interpellanza 2-02053presentato daVALLASCAS Andreatesto diMercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per sapere – premesso che:

   il sistema di contingentamento della cattura del tonno rosso, introdotto nel 1999, negli anni ha progressivamente determinato una disparità di opportunità tra operatori della pesca delle diverse regioni italiane;

   in particolare, a tutt'oggi, delle 42 imbarcazioni autorizzate (12 per la circuizione e 30 per il palangaro), la quasi totalità (41 su 42) appartengono alle marinerie siciliana e campana;

   questa situazione sta penalizzando, in particolar modo, le marinerie della Sardegna e della Liguria, interessate dalle rotte del tonno, ma impossibilitate alla cattura per il sistematico diniego opposto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali alla richiesta di assegnazione di quote individuali e di permessi speciali;

   è il caso di rilevare che il citato diniego, se trovava fondamento nella necessità di contenere il prelievo, in un contesto di grave ridimensionamento degli esemplari, oggi, non ha ragione di sussistere a fronte degli esiti positivi del piano di ricostituzione degli stock di tonno rosso nell'Atlantico e nel Mediterraneo, tanto che l'Iccat ha costantemente aumentato il totale ammissibile di cattura, quasi raddoppiando, negli ultimi tre anni, la quota destinata all'Unione europea e, conseguentemente, all'Italia;

   il diniego opposto all'aumento delle imbarcazioni autorizzate confligge anche con le disposizioni europee e, in particolare, con il regolamento (UE) 2016/1627 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 settembre 2016 che offre una maggiore apertura alle potenzialità del settore e più ampie competenze agli Stati membri;

   in tal senso, giova sottolineare che l'articolo 9, paragrafo 6, del regolamento prescrive che «In deroga ai paragrafi 3 e 5 del presente articolo, per gli anni 2016 e 2017, se uno Stato membro è in grado di dimostrare che la propria capacità di pesca potrebbe non consentire il pieno utilizzo del contingente assegnatogli, esso può decidere di includere un maggior numero di navi e di tonnare nei propri piani di pesca annuali di cui all'articolo 7»;

   giova anche segnalare che l'articolo 8 del medesimo regolamento stabilisce che «in sede di assegnazione delle possibilità di pesca a loro disposizione, gli Stati membri utilizzano criteri trasparenti e oggettivi anche di tipo ambientale, sociale ed economico e si adoperano inoltre per ripartire equamente contingenti nazionali tra i vari segmenti di flotta tenendo conto della pesca tradizionale e artigianale nonché per prevedere incentivi per le navi da pesca dell'Unione che impiegano attrezzi da pesca selettivi o che utilizzano tecniche di pesca caratterizzate da un ridotto impatto ambientale»;

   nonostante la chiara apertura contenuta negli ultimi indirizzi europei in materia, in Italia si è preferito distribuire le quote aggiuntive assegnate sempre ai medesimi operatori, nonostante l'aumento delle quote avrebbe consentito un ampliamento dei soggetti autorizzati;

   questo stato di cose, secondo le associazioni di categoria, ha determinato una grave disparità di trattamento tra marinerie italiane e un divario nelle opportunità di accesso alla pesca del tonno rosso offerte ai pescatori;

   le marinerie della Sardegna e della Liguria, assieme alle associazioni di categoria regionali, hanno in più circostanze segnalato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali la grave anomalia che si è creata in Italia a seguito della mancata attuazione dei nuovi indirizzi delle direttive europee;

   nel recente meeting Iccat, svoltosi a Marrakech (Marocco), le parti contraenti hanno deciso un aumento consistente della total annual catch di tonno rosso a disposizione dei Paesi membri dell'Unione europea per gli anni 2018-2019-2020;

   sembrerebbe che, a fronte dell'aumento di quote, sono state designate a partecipare alla campagna di pesca 2018 ulteriori tonnare fisse, oltre quelle autorizzate, ma non nuove imbarcazioni;

   è il caso di segnalare che le quote per le imbarcazioni con permessi di pesca speciale sono definite singolarmente, mentre è indistinta la quota delle tonnare fisse –:

   quali siano gli orientamenti in merito all'ulteriore aumento di quote disposto dall'Iccat per gli anni 2018-2019-2020;

   quali siano gli orientamenti in merito alle disposizioni europee in materia di pesca del tonno rosso, con particolare riferimento a quanto contenuto dall'articolo 9, paragrafo 6, del regolamento (UE) 2016/1627 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 settembre 2016 che offre una maggiore apertura alle potenzialità del settore e più ampie competenze agli Stati membri;

   se non ritenga opportuno, al fine di risolvere la grave disparità di trattamento tra marinerie italiane, e in ottemperanza a quanto disposto dal regolamento (UE) 2016/1627, assumere iniziative per prevedere per gli anni 2018-2019-2020 un aumento delle imbarcazioni autorizzate alla pesca del tonno, con particolare attenzione alle marinerie della Sardegna e della Liguria a tutt'oggi escluse dalle campagne di pesca del tonno rosso.
(2-02053) «Vallascas».