• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12974 (5-12974)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12974presentato daDI BENEDETTO Chiaratesto diMercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   DI BENEDETTO, MARZANA, BRESCIA, D'UVA, LUIGI GALLO, VACCA, SIMONE VALENTE, NUTI e DI VITA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   si apprende da fonti giornalistiche che, in data 4 ed 8 dicembre 2017, il pontile di Romagnolo, che si trova in via Messina Marine, a Palermo veniva incendiato; la costruzione, che era inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, era ricompresa in una più ampia operazione di riqualificazione del lungomare della costa meridionale, comportando un costo di importo di 2,5 milioni di euro;

   in violazione delle norme vigenti, non è stata mai eseguita alcuna manutenzione ordinaria né straordinaria della struttura, né quest'ultima è stata sottoposta a vigilanza, tanto è vero ciò che essa diventava oggetto di ripetuti atti di vandalismo;

   dato che tale situazione dei luoghi comportava rischi per l'incolumità pubblica, la struttura veniva posta sotto sequestro da parte del nucleo tutela patrimonio artistico del comune di Palermo; contestualmente tale pontile veniva affidato in custodia giudiziaria al Demanio marittimo dell'assessorato regionale territorio e ambiente, proprietario dell'area e dei beni;

   il 29 dicembre 2015 la giunta comunale deliberava la messa in sicurezza della struttura, sulla scorta di una dichiarazione di Urgenza ex articolo 175 del decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2010 che sollecitava la chiusura dei vani di accesso mediante tavolati di abete e l'inibizione all'ingresso nell'area pericolante mediante la posa di recinzione metallica. Veniva disposta altresì la redazione di una perizia estimativa per l'autorizzazione dei suddetti lavori, stimati in 4.187,00 euro, i quali venivano eseguiti ma in maniera inadeguata. Infatti, l'accesso al pontile continuava ad essere possibile con nocumento ulteriore del manufatto e pericolo sempre maggiore per la staticità della struttura sempre più ammalorata;

   in data 25 marzo 2016, visto che nulla di quanto deliberato era stato eseguito, l'assessorato ai beni culturali, con la Soprintendenza di Palermo sollecitava, con nota 1832/5167 l'area tecnica della riqualificazione urbana a fornire copia di atti e provvedimenti autorizzativi, senza esito;

   in data 18 giugno del 2016 è stato inoltrato un esposto alla procura della Repubblica presso il tribunale di Palermo, a firma dell'Associazione comitati civici Palermo, dell'Associazione vivo civile e da alcuni consiglieri comunali in relazione a eventuali responsabilità penali per violazione dell'articolo 677 del codice penale (omissione di lavori necessari per rimuovere pericoli da edificio o costruzione che minacci rovina), nonché dell'articolo 434 del codice penale (crollo di costruzioni o altri disastri dolosi) che punisce chi non mette in atto le misure per prevenire un concreto ed imminente pericolo per la pubblica incolumità;

   nonostante quanto su detto, la struttura continua ad essere in totale stato di abbandono, oltre che dimenticata dalle istituzioni, permettendo l'ingresso a vandali e l'espandersi di roghi, molto probabilmente, di natura dolosa, e su cui sono in corso indagini delle forze dell'ordine;

   la situazione, per le ragioni su descritte, desta preoccupazione ad avviso degli interroganti, e richiede l'interessamento da parte del Governo, dato che tutta l'area è divenuta una zona rischiosa per l'incolumità pubblica e dato che per la riqualificazione della stessa erano state impegnate risorse pubbliche –:

   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di garantire la tutela dell'ordine pubblico nell'area su cui insiste il pontile favorendo, in sinergia con gli enti interessati, una soluzione che consenta di metterlo in sicurezza.
(5-12974)