• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12961 (5-12961) (Presentata il 19 dicembre 2017)



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-12961presentato daVELLA Paolotesto diMercoledì 20 dicembre 2017, seduta n. 901

   VELLA, LABRIOLA e LATRONICO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   Rotondella è un piccolo borgo della Basilicata di circa 2700 abitanti in provincia di Matera;

   appena dieci chilometri a est di questo comune sorge l'Itrec «Trisaia» (un centro di ricerca dell'Enea) che in passato aveva il compito di ospitare le scorie radioattive prodotte dalle centrali atomiche italiane ed europee;

   nel 2015 la Sogin, la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, rinveniva sostanze altamente inquinanti nelle acque di falda superficiali all'interno del perimetro dello stabilimento, come: cromo esavalente, idrocarburi, ferro e trielina;

   il rilevamento di queste sostanze rese immediatamente necessarie le procedure previste per il piano di caratterizzazione nello stabilimento, avviato nell'ottobre 2015;

   nel giugno 2017 la Sogin ha dichiarato che la contaminazione era dovuta ad una «sorgente storica», quella dell'impianto atomico (dismesso nel 1987) Magnox;

   il 9 agosto del 2017 la Sogin ha consegnato all'Arpa Basilicata i risultati delle analisi che ha eseguito sui campioni di suolo e di acqua di falda del sito, dagli esiti sconcertanti;

   dal dossier Sogin, infatti, risulta che il terreno e le falde comprese tra il centro di ricerca e il litorale marino è contaminato in varia misura da: cadmio, cobalto, tallio, berillio, vanadio e cromo, manganese, boro, solfati, nitriti, tricloroetilene e, soprattutto, cromo esavalente;

   l'Arpa ha inoltrato all'amministrazione di Rotondella e alle autorità locali le informazioni tempestivamente (1° settembre 2017), evidenziando il fatto che in diversi pozzi di prelievo si registrano concentrazioni di metalli e idrocarburi assolutamente al di fuori della soglia di legge, oltre a significative contaminazioni da alifati clorurati cancerogeni (tricloroetilene in prevalenza) e da cromo esavalente;

   sono dati talmente allarmanti che, a giudizio degli interroganti, necessitano di operazioni immediate di messa in sicurezza atte a limitare la migrazione delle sostanze velenose l'esterno del sito –:

   se il Governo sia a conoscenza della pericolosissima situazione esposta in premessa e se non ritenga opportuno, necessario ed urgente promuovere per quanto di competenza, una tempestiva messa in sicurezza dell'area, al fine di scongiurare la migrazione di cromo esavalente e di altre sostanze velenose verso l'esterno del sito.
(5-12961)
(Presentata il 19 dicembre 2017)