• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08555 GIARRUSSO, BUCCARELLA, SERRA, MORONESE, SANTANGELO, TAVERNA, CASTALDI, BERTOROTTA, DONNO, CAPPELLETTI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08555 presentata da MARIO MICHELE GIARRUSSO
martedì 19 dicembre 2017, seduta n.918

GIARRUSSO, BUCCARELLA, SERRA, MORONESE, SANTANGELO, TAVERNA, CASTALDI, BERTOROTTA, DONNO, CAPPELLETTI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che sulla base degli elementi informativi acquisiti dagli interroganti, secondo quanto riportato da diversi quotidiani, tra cui "lasicilia", il 31 marzo 2015 ad Aci Sant'Antonio (Catania), in via Ercole Patti, in un'area di circa tre chilometri quadrati, sarebbe stata realizzata "un'area di stoccaggio abusivo di scarti industriali" pericolosi, sepolti nel sottosuolo ad una profondità pari a circa 15 metri;

considerato che a quanto risulta agli interroganti:

secondo quanto riportato sul sito del Codacons della Sicilia, in data 14 dicembre 2017, in relazione all'area adibita a discarica abusiva di rifiuti industriali sita nel territorio di Aci Sant'Antonio, nella frazione di Lavinaio, non si tratterebbe di una semplice "bomba ecologica" ma "dell'atomica dei disastri ambientali", atteso "che nel terreno sono stati sversati oltre che a vetro e resine anche lo stirene, un collante classificato come "altamente tossico per l'ambiente e cancerogeno per l'uomo";

lo stirene è un composto chimico impiegato nella lavorazione della vetroresina modellata in tubi, grandi condotti idrici e cisterne, ma anche in componenti di carrozzeria per auto;

il sito in questione risulterebbe di proprietà della Proter;

l'enorme discarica abusiva sarebbe stata ricavata nel corso degli anni, con lo sversamento dei residui di lavorazione industriale;

considerato che:

lo stirene è un idrocarburo altamente infiammabile, e sarebbe disastroso, a parere degli interroganti, un eventuale processo di autocombustione, che metterebbe a rischio le oltre 8.000 anime residenti nelle vicinanze della suddetta "discarica" abusiva;

è, inoltre, altamente probabile che tale materiale tossico abbia compromesso le falde acquifere, mettendo a rischio la popolazione residente;

alla luce di tutto ciò, il Codacons aveva chiesto, due anni or sono, alla Procura di Catania di accertare le responsabilità di chi ha operato lo stoccaggio abusivo di scarti industriali nel sito della ex Proter, nonché la responsabilità per i mancati interventi di bonifica "pianificati negli anni e mai portati a termine da parte degli organi istituzionali", come risulta anche da un recente servizio televisivo della trasmissione "L'indiscreto Sicilia",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza degli evidenziati gravi accadimenti;

se non intenda attivarsi, anche attraverso un'apposita ispezione ministeriale presso il sito interessato e gli uffici comunali coinvolti, onde verificare quali azioni siano state intraprese o se, a parere degli interroganti come è lecito sospettare, tutto sia rimasto in fase di stallo.

(4-08555)