• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/12984 (5-12984)



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-12984presentato daL'ABBATE Giuseppetesto diVenerdì 22 dicembre 2017, seduta n. 903

   L'ABBATE. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   la tutela archivistica della memoria del servizio pubblico radiotelevisivo nazionale rappresenta un interesse pubblico rilevante. Gli archivi della Rai, secondi solamente alla britannica Bbc, nel 2000 sono stati riconosciuti ed inseriti dall'Unesco nel registro ufficiale della «Memoria d'Italia»;

   il 10 luglio 2015, la Rai ha pubblicato il bando di gara comunitario n. 6107500 per l'affidamento del servizio di catalogazione, archiviazione e documentazione riguardante la programmazione quotidiana televisiva e radiofonica e del proprio archivio storico. La gara era suddivisa in 5 lotti: 3 tv e 2 radio. Il valore complessivo del contratto della durata di 4 anni era di circa 23 milioni di euro ed il criterio di aggiudicazione quello del massimo ribasso sui prezzi posti a base di gara. Il valore medio del singolo lotto ammontava pertanto a 5 milioni di euro circa;

   condizione necessaria per la partecipazione era il possesso del seguente requisito tecnico da parte dell'impresa concorrente: «(...) l'aver conseguito negli ultimi 3 anni solari (...) attività di catalogazione, archiviazione e documentazione elettronica di contenuti multimediali audiovisivi (analoghi all'oggetto della presente procedura) di importo complessivamente non inferiore a 450.000 euro, al netto dell'Iva, ripartiti su un numero massimo di tre contratti». In questo modo, la Rai ha circoscritto la partecipazione ad operatori europei altamente specializzati in catalogazione e documentazione multimediale dei programmi radiotelevisivi (e non, di generici filmati audio/video);

   alla gara hanno partecipato 7 concorrenti: 4 società altamente specializzate in archivistica documentale dell'audiovisivo (di cui 3 già fornitrici delle Teche/archivi della Rai) e 3 società operanti nel monitoraggio radiotelevisivo (attività consistente nella rilevazione dati di tipo statistico ex lege n. 28 del 2000 per la tutela della parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica per la quale Rai indice appositi e specifici bandi);

   rilevando l'anomalia di offerte fortemente al ribasso, oltre il 50 per cento, effettuato dalle sole società di monitoraggio, il Responsabile unico del procedimento ha richiesto chiarimenti e precisazioni alle predette società le quali hanno dichiarato, nei rispettivi documenti giustificativi, che il servizio sarebbe stato da loro svolto, dimezzando il numero degli operatori rispetto a quello delle postazioni minime obbligatorie richieste (ad esempio, uno stesso operatore dovrebbe utilizzare contemporaneamente 2 monitor, 2 tastiere, 2 cuffie e gestire simultaneamente due processi intellettivi distinti) e impiegando circa un'ora di lavoro per documentare un'ora di filmato televisivo o di traccia radiofonica, offrendo un dato pressoché di 1:1, assolutamente irrealistico, perché non è possibile superare il limite dell'incomprimibilità fisico-oraria dei tempi di visione e ascolto (infatti, il protocollo operativo di settore più largamente accettato stima un rapporto ottimale medio in 1:3,5, cioè occorrono circa 3 ore e mezza di lavoro di un operatore per documentare un'ora di programma radiotelevisivo);

   non si comprende, pertanto, come riducendo il personale e la tempistica di lavorazione si possa garantire il mantenimento degli standard qualitativi minimi necessari alla corretta catalogazione, archiviazione e documentazione del materiale radiotelevisivo Rai che ad oggi rappresenta la memoria storica del Paese;

   l'eccellente catalogazione e documentazione degli archivi Rai rappresenta una ricchezza inestimabile per il lavoro quotidiano di giornalisti, tecnici ed autori radiotelevisivi, per la ricerca e l'università visti anche i recenti accordi Rai-Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per la commercializzazione dei prodotti radiotelevisivi in Italia e all'estero, nonché un notevole economico, anche per quanto concerne l'archiviazione del diritto d'autore e la rilevazione dei passaggi pubblicitari;

   risulta all'interrogante che, a prescindere dal contenzioso giudiziario tra le diverse società partecipanti al bando giunto dinanzi al Consiglio di Stato, la Rai starebbe procedendo all'avvio dei nuovi contratti con le società di monitoraggio cui ha aggiudicato definitivamente il bando –:

   di quali elementi disponga il Governo e quali eventuali iniziative di competenza, anche alla luce degli accordi sopra richiamati, intenda assumere per tutelare l'enorme memoria storica del Paese custodita negli archivi Rai, il cui eventuale danneggiamento rappresenterebbe un'incalcolabile perdita.
(5-12984)