• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/04768-AR/0 ...    premesso che:     è in corso di discussione l'A.C. 4768, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04768-AR/072presentato daCATALANO Ivantesto diGiovedì 21 dicembre 2017, seduta n. 902

   La Camera,
   premesso che:
    è in corso di discussione l'A.C. 4768, Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020;
    il comma 274 del provvedimento reca disposizioni finalizzate a dare completa attuazione al processo di liberalizzazione del servizio di notificazioni a mezzo posta, avviato con l'articolo 1, commi 57 e 58, della legge 4 agosto 2017, n. 124;
    in particolare, alla lettera a), capoverso 97-bis del citato comma, si prevede che «la gestione dei pieghi, degli avvisi di ricevimento e delle comunicazioni connesse di cui agli articoli 7 e 8 deve essere effettuata da un unico operatore»;
    la formulazione adoperata di «unico operatore» determina un'ambiguità semantica, potendo essere interpretata, in contrasto con la ratio stessa della Legge Concorrenza, nel senso di riservare le citate attività gestorie a un solo soggetto presente sul mercato, verosimilmente l’incumbent Poste Italiane;
    il comma 274-bis, aggiunto con emendamento del relatore 42.34, prevede la possibilità di includere nel prossimo contratto di programma tra MISE e Poste Italiane, su richiesta di una delle due parti, le attività di raccolta, trasporto e smistamento degli invii postali fino a 5 kg, a fronte dell'attuale limite di 2 kg;
    tale ultima disposizione non risulta dotata di coperture, né in riferimento ai maggiori oneri diretti a carico dello Stato nei confronti di Poste Italiane conseguenti a tale estensione del servizio universale, né in riferimento al minor gettito IVA che deriverebbe da tale estensione, dato che i relativi invii diventerebbero esenti da tale imposta;
    in Italia, a differenza di altre nazioni europee, la cosiddetta «posta massiva», ossia l'invio di grandi quantità di posta, prelavorata e standardizzata da parte di mittenti di tipo business o istituzionali, risulta ancora ricompresa nel servizio universale, con conseguenti ricadute negative per l'erario, stimabili in 115 milioni di euro, e sull'assetto concorrenziale del mercato,

impegna il Governo

   a valutare l'opportunità di confrontarsi con le associazioni rappresentative del mercato postale sull'assetto e sull'ambito del servizio universale postale, nonché per acquisire le loro valutazioni sul processo di liberalizzazione;
   a valutare l'opportunità di interpretare l'espressione «unico operatore» di cui al comma 274, anche in sede di formulazione dei bandi, conformemente alla ratio di liberalizzazione del mercato, consentendo la più alta competizione tra i diversi operatori per l'attribuzione dei relativi servizi;
   a valutare l'opportunità, anche al fine di reperire eventuali coperture per garantire l'inclusione nel prossimo contratto di programma degli invii fino a 5 kg, di escludere la posta massiva dal servizio universale postale.
9/4768-AR/72. (Testo modificato nel corso della seduta) Catalano.