• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/08787 CAMPANELLA, CORSINI, DE PETRIS, BAROZZINO - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che: secondo gli ultimi dati dell'Ispra, in Italia al 2016...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-08787 presentata da FRANCESCO CAMPANELLA
giovedì 21 dicembre 2017, seduta n.920

CAMPANELLA, CORSINI, DE PETRIS, BAROZZINO - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:

secondo gli ultimi dati dell'Ispra, in Italia al 2016 risultano cementificati oltre 23.000 chilometri quadrati (pari alla dimensione di Campania, Molise e Liguria messe insieme), il 7,6 per cento del territorio nazionale;

il consumo di suolo procede a un ritmo di 3 metri quadri al secondo, senza risparmiare aree di grande valore paesaggistico e naturalistico, o di estrema vulnerabilità a rischi ambientali, come alluvioni, frane e terremoti;

il Club de la Mediterranée di Cefalù (Palermo) era noto, nel mondo, per la caratteristica organizzazione a capanne di canna e giunco immerse nello scenario roccioso, ricco di vegetazione rupestre autoctona del promontorio di S. Lucia a Cefalù;

dopo anni, prima di decadenza, poi di chiusura definitiva della struttura, la società Club Med ha deciso di procedere al rinnovo e al rilancio della struttura, ottenendo la concessione per un progetto che, in tutte le occasioni pubbliche in cui è stato esibito, appariva rispettoso dei criteri più attuali dell'architettura/edilizia a basso impatto ambientale e a contenuto dispendio energetico;

considerato che a quanto risulta all'interrogante:

i lavori attualmente in corso, tuttavia, mostrano, da alcune vedute dall'alto, uno scenario del tutto diverso che pare manifestare un processo di cementificazione pesante ed un'irreversibile modificazione dei luoghi e del pregevole paesaggio naturale preesistente, solo minimamente intaccato dalla precedente struttura ricettiva;

a quanto risulta all'interrogante, sono in corso alcune varianti che porterebbero ad un ampliamento della ricettività prevista e alla realizzazione di corpi accessori di servizio che, verosimilmente, hanno portato quello che doveva essere un intervento di qualificata architettura sostenibile integrata nel paesaggio, alla effettiva generazione di un nuovo ecomostro, anzi ad un'accozzaglia di nuovi eco-mostri, che, né il paesaggio costiero di Cefalù, né qualunque altra parte delle coste del Paese sono in condizione di tollerare, in un momento storico e culturale che ne dovrebbe vedere, anzi, l'avvio di una decisiva fase di recupero e almeno, di parziale risarcimento, stante che i danni all'ecosistema e al paesaggio appaiono, in più casi, irreversibili;

a parere dell'interrogante, in una Sicilia aggredita dal cemento degli speculatori e dall'abusivismo, dove esistono decine di manufatti turistici costruiti ed abbandonati a loro stessi, la tutela delle pochissime aree paesaggistiche di pregio rimaste risulta quanto mai prioritaria,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda adoperarsi, nei limiti delle proprie competenze, al fine di verificare che, per il rilascio delle autorizzazioni, siano state rispettate tutte le procedure previste dalla legge e se i criteri per la realizzazione della struttura della società Club Med non si pongano in contrasto con le esigenze di tutela ambientale della macchia mediterranea e delle aree marine connesse;

se intenda adoperarsi, nei limiti delle proprie competenze, al fine di verificare se l'impatto del processo di cementificazione sia stato effettivamente considerato nella valutazione d'impatto ambientale propedeutica al rilascio della concessione edilizia da parte del Comune e se effettivamente gli uffici comunali e regionali preposti stiano esercitando i doverosi compiti di vigilanza sul cantiere.

(4-08787)