• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/00224-A/003 premesso che: la Commissione Europea rispondendo ad una interrogazione sulla questione in oggetto, il 4 giugno scorso, ha avuto modo di sottolineare come, secondo le raccomandazioni del...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00224-A/003presentato daDI LELLO Marcotesto diGiovedì 3 luglio 2014, seduta n. 256

La Camera,
premesso che:
la Commissione Europea rispondendo ad una interrogazione sulla questione in oggetto, il 4 giugno scorso, ha avuto modo di sottolineare come, secondo le raccomandazioni del Consiglio sul Programma nazionale di riforme 2013 dell'Italia, il Paese dovrebbe assicurare l'efficacia dei trasferimenti sociali. Così la Commissione ritiene estremamente importante garantire la dignità dei lavoratori pensionati, ma non essendo applicabile al caso in questione la Carta dei diritti fondamentali, spetta agli Stati membri garantire il rispetto dei loro obblighi in materia di diritti fondamentali;
la riforma della previdenza, nota sotto il nome del Ministro Fornero, ha invece rotto il patto esistente tra lo Stato e i lavoratori in nome di una malintesa equità, che peraltro le scelte fatte non hanno saputo assicurare e che, a distanza di tempo, rivelano la fragilità di quel particolare «stato di necessità» dovuto alla crisi che il Paese stava attraversando, creando invece nuove e drammatiche criticità;
così come la Commissione Europea ha sottolineato nel Libro bianco sulle pensioni, il prolungamento della vita lavorativa è essenziale per sostenere trattamenti pensionistici adeguati nonostante l'invecchiamento della popolazione. Allo stesso tempo, l'innalzamento dell'età pensionabile dovrebbe essere sostenuto da provvedimenti che consentano ai lavoratori di restare sul mercato del lavoro o, se ciò non è possibile, che garantiscano loro un reddito sicuro adeguato;
con il provvedimento che stiamo per approvare ci si limita a garantire e a dare una copertura ad altri 32.100 lavoratori;
il Governo Renzi ha però preso un importante impegno per «individuare una soluzione strutturale al problema pensionistico nel corso della discussione della prossima legge di stabilità, utilizzando un insieme di proposte che vanno dalla fles-sibilità a partire dai 62 anni di età, alla quota 100, all'adozione di un sistema di ricalcolo contributivo, al prestito pensionistico»,

impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa utile al fine di superare questa drammatica questione sociale, attraverso un'assunzione di responsabilità politica e di sensibilità civile, prevedendo nella predisposizione della prossima legge di stabilità, tutte le misure idonee alla definizione di tale questione tenendo conto delle naturali aspettative di tutti i lavoratori nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione «rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana», come recita l'articolo 3 della Costituzione stessa.
9/224-A/3. (Testo modificato nel corso della seduta) Di Lello, Di Gioia, Locatelli, Pastorelli.