• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00494 MARINELLO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che la realizzazione della stazione elettrica di Montesano sulla...



Atto Senato

Interpellanza 2-00494 presentata da GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
venerdì 22 dicembre 2017, seduta n.921

MARINELLO - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che la realizzazione della stazione elettrica di Montesano sulla Marcellana (Salerno), nel cuore del Vallo di Diano, individuata da Terna come opera strategica, è stata oggetto di atti di sindacato ispettivo presentati alla Camera dei deputati, tutti ad oggi senza risposta (4-00728, 5-06467, 4-16477, oltre a quelli presentati nella XVI Legislatura), cui integralmente ci si richiama;

considerato che:

si tratta della realizzazione di una sottostazione elettrica 380/150 KV, che a giudizio dell'interpellante presenta diversi vizi nell'iter autorizzativo:

1) quella che era la sottostazione elettrica del parco eolico "Montesano - Casalbuono" nella Conferenza dei Servizi del 24 febbraio 2010, si trasforma in una mega stazione elettrica di "importanza strategica nazionale", che viene posta a 30 chilometri di distanza dal luogo del progetto iniziale presso il centro abitato di Montesano Scalo, frazione del comune di Montesano sulla Marcellana;

2) si tratta di un'area tra due fiumi (Imperatore e torrente Pantanelle), sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico, per la quale non è mai stato rilasciato lo svincolo dalla Sovrintendenza di Salerno. Anzi, nel 2011 la Sovrintendenza ha inviato al Comune l'ordine di sospendere i lavori (prot. 9342 del 30 ottobre 2011);

3) a seguito dell'accesso agli atti, richiesto dal combattivo comitato cittadino "Nessun dorma", è emerso che l'autorizzazione concessa dalla Regione Campania (decreto dirigenziale dell'agosto 2010) presentava la grave carenza della mancata emissione della valutazione di impatto ambientale (VIA) da parte della Commissione ambientale regionale;

4) il progetto non è mai passato al vaglio del Consiglio comunale, non è stato sottoposto al parere della Commissione paesaggistica e viene presentato su mappe catastali vecchissime, dove sembrava non esservi presenza umana. Tutti i permessi acquisiti continuavano a riferirsi al 2008, ovvero alla prima Conferenza dei Servizi (11 settembre 2008), prima del cambiamento totale del progetto e della sua delocalizzazione;

5) l'opera non può essere individuata come "strategica", in quanto non era presente nel "Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN)"; tale piano deve essere predisposto annualmente da Terna SpA e sottoposto all'approvazione del Ministero dello sviluppo economico (art. 9 comma 2 lettera d) del decreto ministeriale 20 aprile 2005); i lavori per la costruzione della stazione elettrica sono iniziati nel 2011, mentre il predetto piano di sviluppo fu approvato solo nel 2012, quando i lavori nella piattaforma erano già parzialmente conclusi;

7) nel 2013 la Regione Campania settore ambiente (prot. 435821 del 18 giugno 2013) attiva nei confronti di TERNA ed Essebiesse power (società realizzatrice), il provvedimento sanzionatorio, ex art. 29 del decreto legislativo n. 152 del 2006, ordinando alle dette società di inviare nel termine di 90 giorni la documentazione idonea alla valutazione del pregiudizio ambientale e la presentazione degli elaborati del progetto definitivo autorizzato nel 2010, nonché le differenze col progetto sottoposto a VIA del 2006;

8) TERNA, senza tener conto di quanto richiesto dalla Regione Campania, avvia a fine del 2015, l'istanza per la verifica di assoggettabilità a VIA nazionale, presso i Ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico, proponendo un progetto ridimensionato della stazione elettrica 220/150KV. La Commissione VIA del Ministero dell'ambiente respinge il progetto, dando però la possibilità a TERNA di una variante con ulteriore ridimensionamento, variante che viene presentata il 7 febbraio 2017. Con provvedimento dirigenziale n. 223 del 24 luglio 2017, il Ministero dell'ambiente esclude dalla procedura di VIA il progetto di variante. Inoltre il 16 giugno 2017, il Ministero medesimo emette un decreto autorizzativo del piano di sviluppo 2013/15 di TERNA, che peraltro colloca la stazione elettrica in provincia di Potenza. Avverso a questo provvedimento inerente alla valutazione ambientale strategica (VAS), il Comune di Montesano ha prodotto ricorso amministrativo al TAR Lazio;

9) il Ministero dello sviluppo economico ha concesso a Terna due proroghe biennali dal 2015 al 2019, che sono oggetto di contenzioso da parte dell'amministrazione comunale. Attualmente, sono in espletamento 13 procedimenti contro Terna, proposti dal Comune e dal comitato cittadino;

10) TERNA, mentre chiede di interloquire con la cittadinanza, inoltra istanza di esproprio per il passaggio di cavidotti ed elettrodotti. A queste istanze, i cittadini, il comitato e il Comune, cui si è aggiunta la locale neo costituita sezione di "Italia Nostra", hanno risposto, in tutte le sedi, con osservazioni puntuali e motivate, esprimendo il proprio parere contrario;

il fondamentale motivo alla base della forte e diffusa opposizione alla costruenda stazione elettrica è la sua localizzazione, individuata in un luogo tra due fiumi (Imperatore e torrente Pantanelle), che porta il toponimo di "PANTANELLE" (Pantanelle, cioè pantano), una zona soggetta a rischio idrogeologico. Proprio il fiume Imperatore è esondato il 30 novembre 2017, allagando l'area, nel corso di una riunione tra TERNA e le realtà locali. Si tratta, peraltro, di una zona abitata, vicinissima ad edifici scolastici. Le linee aeree corrono a meno di 26 metri dell'abitazione più vicina, in sfregio alle norme vigenti che vorrebbero una distanza di almeno 500 metri tra la stazione elettrica e suoi elettrodotti e le abitazioni più prossime,

si chiede di sapere:

considerato che la mancanza dell'acquisizione della valutazione di impatto ambientale (VIA) rappresenta una violazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile del 2014, se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non ritenga opportuno rivedere il parere espresso in merito alla non assoggettabilità della valutazione di impatto ambientale per tale opera;

se il Ministro dello sviluppo economico non ritenga opportuno procedere alla sospensione dell'iter autorizzativo del progetto, in considerazione delle numerose criticità espresse in premessa.

(2-00494)