Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/01089 LANZILLOTTA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico - Premesso che:
nelle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea sul Programma nazionale di...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-01089 presentata da LINDA LANZILLOTTA
giovedì 3 luglio 2014, seduta n.274
LANZILLOTTA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico - Premesso che:
nelle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea sul Programma nazionale di riforma 2014 per l'Italia, al punto 7 si raccomanda all'Italia di "promuovere l'apertura del mercato e rimuovere gli ostacoli rimanenti e le restrizioni alla concorrenza" in alcuni settori, tra i quali quello dei servizi postali;
come ricordato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCOM) nella relazione annuale presentata il 30 giugno 2014, la disposizione che esenta Poste italiane SpA dal pagamento dell'Iva sui servizi postali oggetto di negoziazione individuale è in contrasto con il diritto europeo, e per tale ragione è stata disapplicata dalla stessa Autorità; la decisione è stata confermata dal Tar del Lazio e ora pende l'appello davanti al Consiglio di Stato;
nonostante i numerosi richiami da parte delle istituzioni europee e dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, a livello legislativo non vi è stato alcun intervento per la definizione di un assetto normativo coerente con il diritto europeo e per la rimozione degli ostacoli alla concorrenza nel campo dei servizi postali;
il 16 maggio 2014 sono stati definitivamente approvati i 2 decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che determinano i criteri per la privatizzazione e le modalità di alienazione della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze del capitale di Poste italiane SpA fino al 40 per cento,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non ritengano urgente intervenire al fine di superare l'anomalia normativa relativa all'esenzione Iva per i prodotti di posta massiva offerti dal fornitore del servizio universale Poste italiane SpA;
se siano a conoscenza di quanto ammonterebbe il maggior gettito derivante dall'assoggettamento all'Iva dei servizi postali oggi esenti e in che misura tale onere inciderebbe sui conti di Poste italiane;
se non ritengano che il quadro normativo debba essere adeguato prima dell'avvio della privatizzazione, anche al fine di informare in modo trasparente il mercato circa l'incidenza di tali distorsioni sul bilancio di Poste italiane e sul suo conseguente valore di mercato.
(3-01089)