• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/19006 (4-19006)



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19006presentato daMAESTRI Andreatesto diMercoledì 17 gennaio 2018, seduta n. 905

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   con un comunicato del 29 dicembre 2017, l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (ora Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) ha informato degli aumenti di elettricità e gas a partire dal primo trimestre del 2018;

   dal primo gennaio, le condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori nei servizi di tutela hanno registrato un incremento (da aprile 2017 a marzo 2018) del +5,3 per cento per le forniture elettriche (7,5 per cento di incremento rispetto allo stesso periodo 2016/2017) con un aumento medio annuo di circa 37 euro e del 5 per cento (+ 2,1 per cento del 2016/2017) per quelle di gas, con un aumento medio annuo di circa 22 euro;

   mentre per il gas l'aumento è sostanzialmente determinato dalle previste dinamiche legate alle stagioni invernali, con consumi e quotazioni in aumento a livello europeo e quindi anche in Italia, per l'elettricità l’Authority riferisce che l'aumento è legato ad una serie di fattori concomitanti, tutti al rialzo: la crescita dei prezzi all'ingrosso nell'ultimo trimestre; la ripresa dei consumi e il conseguente aumento della domanda elettrica per le attività produttive; l'indisponibilità prolungata di alcuni impianti nucleari francesi e una crescita delle quotazioni dell'elettricità all'ingrosso nel mercato francese che influenza al rialzo anche quello italiano e ne riduce i volumi importati dalla Francia; alcune limitazioni nei transiti di elettricità nella rete italiana, soprattutto nel Sud-Italia con una conseguente inefficienza complessiva del sistema; la minore disponibilità della generazione idroelettrica nazionale per la scarsa idraulicità del periodo per la mancanza di piogge nel 2017, sostituita dalla più onerosa produzione delle centrali a gas; l'aumento stagionale dei prezzi all'ingrosso del gas a livello europeo che ha contribuito a far innalzare i prezzi elettrici; rincari in seguito alle analisi condotte da Terna, i rincari dei costi delle cosiddette «risorse interrompibili per la sicurezza del sistema elettrico» (delle industrie ad altissimo consumo che godono di sconti consistenti sul chilowattora, perché hanno caratteristiche di interrompibilità) e i costi di produzione delle centrali elettriche definite «unità essenziali», cioè ritenute indispensabili per garantire la sicurezza del sistema in determinate aree del Paese e che, anche se sono inefficienti o vecchie sono indispensabili per intere regioni;

   uno dei motivi più incidenti e che crea maggiore perplessità e malumore è il rafforzamento delle agevolazioni per le industrie manifatturiere energivore, deciso con decreto del Ministro dello sviluppo economico in attuazione della recente legge europea, che ha recepito il «via libera» della Commissione europea della scorsa primavera al piano di adeguamento predisposto dal Governo italiano e che ha giustificato la richiesta, per il fatto che i grandi consumatori in Italia pagano di più della media europea. In pratica, le imprese energivore pagano di meno per quello che consumano e inquinano, ma il costo va nella bolletta delle famiglie;

   a giudizio degli interroganti, nel concedere lo «sconto» alle industrie energivore – che dagli altri consumatori – il Governo ha peccato di superficialità nel dimenticare di imporre alle aziende energivore, in cambio dello sconto, impegni precisi per diventare più efficienti senza nessuna prospettiva di miglioramento da questo punto di vista –:

   se il Governo non ritenga opportuno correggere tali mancanze mediante ogni iniziativa di competenza, in maniera tale da giustificare le agevolazioni per le industrie energivore, a giudizio degli interroganti arbitrariamente caricate sulle bollette dei cittadini italiani.
(4-19006)