• Testo MOZIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.1/00541 premesso che: è necessario prendere atto degli effetti negativi dispiegati dalle misure di contenimento della spesa pubblica sull'efficienza e l'efficacia delle Forze armate,...



Atto Camera

Mozione 1-00541presentato daMARCOLIN Marcotesto diLunedì 14 luglio 2014, seduta n. 263

La Camera,
premesso che:
è necessario prendere atto degli effetti negativi dispiegati dalle misure di contenimento della spesa pubblica sull'efficienza e l'efficacia delle Forze armate, dell'ordine e del soccorso tecnico urgente;
in particolare, occorre sottolineare le conseguenze delle disposizioni introdotte dal decreto-legge n. 78 del 2010, che hanno determinato non soltanto il blocco degli adeguamenti stipendiali previsti dalla normativa preesistente ma, altresì, quello degli aumenti retributivi connessi all'avanzamento dell'anzianità di ruolo e persino degli scatti derivanti dalla progressione delle carriere nel comparto difesa e sicurezza, generando significative situazioni di diseguaglianza tra persone appartenenti agli stessi livelli gerarchici o addetti al disbrigo delle medesime mansioni;
tali situazioni di disallineamento si ripercuotono non soltanto sulle motivazioni dei singoli individui, già penalizzati da percorsi professionali che comportano trasferimenti improvvisi ed esposizione a gravi rischi ma altresì sulle strutture e la coesione interna della Difesa, delle Forze dell'ordine e del Corpo nazionale dei vigili del Fuoco;
in materia sono anche intervenuti atti d'indirizzo votati dal Parlamento, che hanno stigmatizzato la situazione impegnando il Governo alla correzione, come la risoluzione n. 8-00151, approvata dalla Commissione difesa della Camera nella scorsa legislatura ed il successivo ordine del giorno G/2969/2/5, approvato dalla Commissione bilancio del Senato in data 8 novembre 2011;
a tali misure ne hanno fatto seguito altre, dalla spending review varata dal decreto-legge n. 95 del 2012 alla «riforma Di Paola», che hanno determinato forti contrazioni nella consistenza degli organici dipendenti dal Ministero della difesa e dal Ministero dell'interno, disponendo il blocco parziale del turn over, che avviene ora in proporzioni inferiori al 100 per cento con la conseguenza di assottigliare i presidi delle forze dell'ordine ed invecchiare notevolmente il personale di truppa delle Forze armate;
l'esistenza teorica di una prospettiva di integrazione europea estesa al campo delle Forze armate e l'appartenenza del nostro Paese ad alleanze internazionali potenti e credibili come la Nato consentono risparmi nell'area della funzione Difesa che è invece impossibile immaginare nell'area sicurezza interna e soccorso tecnico, posto che non si può affidare all'unione europea o all'Alleanza Atlantica la tutela della legalità e della pubblica incolumità nel nostro Paese,

impegna il Governo:

ad assumere iniziative volte a definire nel minor tempo possibile misure che reintegrino il turn over al 100 per cento del personale in uscita dalle Forze dell'ordine e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in modo tale da frenarne la riduzione e l'invecchiamento degli organici, se necessario impiegando a tale scopo anche le risorse risparmiate tramite l'eventuale ridimensionamento o rimodulazione di alcuni programmi pluriennali di acquisizione armamenti;
ad assumere iniziative volte a sospendere fin dal secondo semestre del 2014 l'efficacia delle disposizioni che bloccano gli avanzamenti di retribuzione connessi alla progressione delle carriere e nell'anzianità di ruolo in tutto il comparto difesa, sicurezza e soccorso;
a permettere fin dal 2015 la ripresa della concertazione e della contrattazione nel comparto difesa, sicurezza e soccorso, prevedendo altresì un margine per il recupero almeno parziale degli aumenti retributivi non scattati e non goduti nelle more del blocco, in quanto possibile.
(1-00541) «Marcolin, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Busin, Caon, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini, Simonetti».