• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/05545 la Libia è il luogo di confluenza di migliaia di profughi e disperati che arrivano dall'Africa centrale, ma anche da Egitto e Siria. Uno dei terminali, il più organizzato, nel senso che è il...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05545presentato daAIRAUDO Giorgiotesto diMercoledì 16 luglio 2014, seduta n. 265

AIRAUDO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
la Libia è il luogo di confluenza di migliaia di profughi e disperati che arrivano dall'Africa centrale, ma anche da Egitto e Siria. Uno dei terminali, il più organizzato, nel senso che è il Paese in cui le organizzazioni criminali che trafficano le persone sono più radicate, complice l'attuale anarchia di fatto e hanno il concentramento di uomini e mezzi;
da fonti di stampa si apprende lo straziante racconto di un uomo siriano in viaggio con una trentina di connazionali, donne, bambini e anziani compresi. Individuati al confine dalla polizia ferroviaria francese, spiegava l'uomo, erano stati costretti con la forza a salire a bordo delle vetture degli agenti per essere riportati in Svizzera. «Mia moglie al settimo mese di gravidanza è stata strattonata, malmenata ed è caduta a terra». L'uomo ha memorizzato il nome del poliziotto «Marcel» e il suo numero di matricola;
nelle fonti di stampa viene descritto così l'accaduto: «Già in auto ha cominciato a stare male, chiedevamo un medico». Ma né i francesi né gli svizzeri li avrebbero aiutati. Il gruppo sarebbe stato invece portato in una stazione ferroviaria e costretto a salire su un treno di ritorno in Italia. Qui, a Domodossola – l'uomo ha fotografato il cartello della stazione con il cellulare –, sua moglie sarebbe stata finalmente portata in ospedale, ma troppo tardi per il bambino;
aver scatenato la guerra in Libia per l'eliminazione del tiranno Gheddafi ha fatto piombare quel Paese nel caos, lasciando spazio ai trafficanti di esseri umani che agiscono col compiacimento perfino delle forze dell'ordine locali;
a tutt'oggi non risulta che l'Italia o l'Europa abbia chiesto in modo efficace alla Libia di firmare la convenzione di Ginevra, requisito indispensabile perché l'UNHCR (l'organismo dell'ONU che si occupa di rifugiati) possa installare propri campi in Libia per gestire in altro modo il flusso dei profughi, togliendolo dalle sporche mani dei trafficanti. Inoltre, la guerra in Siria, dopo gli allarmi lanciati nei mesi scorsi quando si parlava di un imminente intervento armato, oggi non fa più notizia, se non attraverso le storie di migliaia e migliaia di uomini che arrivano in Italia dopo viaggi lunghi e pericolosi;
il Presidente del Consiglio italiano più volte ha detto che i soldi spesi per l'operazione Mare Nostrum sono ampiamente ripagati dagli affari che le imprese italiane fanno nel Nord Africa, ma nulla ha detto circa la necessità che si creino le condizioni perché l'UNHCR agisca anche il Libia, men che meno sembra che la risoluzione del conflitto siriano sia all'ordine del giorno dell'agenda europea;
nel frattempo, con una procedura forzata e sicuramente al di fuori degli schemi utilizzati negli anni scorsi, la gestione dei flussi ha visto il protagonismo del Ministero dell'interno che, scavalcando regioni e province, per il tramite delle prefetture, ha chiesto la collaborazione direttamente ai comuni;
mentre si attende ancora oggi il tanto annunciato potenziamento dello SPRAR (sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati), molti comuni devono far fronte a delle situazioni molto complicate, che implicano la garanzia di diritti fondamentali per i profughi –:
di quali informazioni dispongano i Ministri interrogati riguardo il coinvolgimento dei governi francese e svizzero sulla vicenda esposta in premessa al fine di far luce sui fatti che hanno portato alla morte di un nascituro nell'ospedale San Biagio, conseguentemente al respingimento del gruppo di siriani dai gendarmi francesi prima e da quelli svizzeri dopo;
se non ritenga necessario, per quanto di competenza, destinare fondi per l'adeguato finanziamento del potenziamento di 5000 posti dello SPRAR;
se non ritenga utile, per quanto di competenza, l'interessamento della Conferenza Stato-regioni per gestire al meglio il coinvolgimento diffuso dei comuni italiani;
quali iniziative intenda intraprendere, per quanto di competenza, per far si che la Libia sottoscriva la convenzione di Ginevra, al fine di permettere all'UNHCR di intervenire in favore dei richiedenti asilo evitando pericolose traversate del Mediterraneo e interrompendo il traffico illegale di persone;
se non ritenga di assumere iniziative, per quanto di competenza, affinché l'Unione europea riveda le procedure previste dal regolamento Dublino III in materia di protezione internazionale. (4-05545)