• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/03245 con l'accordo del 28 marzo 2014 tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, le ditte di pulizia e i sindacati si...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03245presentato daGALLO Luigitesto diGiovedì 17 luglio 2014, seduta n. 266

LUIGI GALLO, D'UVA e SIMONE VALENTE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
con l'accordo del 28 marzo 2014 tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, le ditte di pulizia e i sindacati si garantisce alle stesse ditte di pulizia che attualmente svolgono il servizio nelle scuole di ottenere l'appalto per «attività di ripristino del decoro e della funzionalità degli immobili scolastici»;
il destino di questi lavoratori è legato all'accordo sottoscritto in data 28 marzo 2014 tra le parti sociali presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, finalizzato a risolvere le problematiche occupazionali relative degli appalti di pulizie nelle scuole, determinati a seguito degli affidamenti Consip, riguardanti i lavoratori e le lavoratrici ex LSU e appartenenti ai cosiddetti appalti storici, tutelati ai sensi dell'articolo 4 del contratto collettivo nazionale di lavoro per dipendenti esercenti servizi di pulizia e servizi integrati multiservizi;
nell'ambito di un programma per l'edilizia facente capo alla presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state individuate ulteriori attività; piccoli interventi di manutenzione, di ripristino del decoro della funzionalità degli immobili adibiti ad edifici scolastici; elencate nel verbale di accordo che il Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca finanzierà con 450 milioni di euro e provvederà ad affidare al personale adibito alla pulizia nelle scuole a decorrere dal 1o luglio 2014 al 31 marzo 2016. Tale programma stabilisce inoltre che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca entro il mese di maggio provvedeva a realizzare tramite richieste degli istituti scolastici, l'elenco degli interventi di ripristino della funzionalità degli immobili ed al fine di consentire l'effettuazione di tali servizi a partire dal 1o luglio 2014 e attivare corsi di formazione e di riqualificazione ad hoc i cui contenuti e le modalità siano definiti con il fattivo concorso delle parti sociali, nell'ambito di un apposito gruppo tecnico coordinato presso il Ministero. Ne consegue che il relativo gap da colmare in base all'azione formativa non potrà che essere correlato anche all'età e alle capacità del singolo, in quanto tali lavoratori spesso appartengono a categorie protette e il datore di lavoro non può chiedere al disabile una prestazione non compatibile con le sue minorazioni;
sembra però che la prescrizione relativa alla formazione non venga rispettata, come riportato sul quotidiano locale Metropolis, che titolava così un suo articolo: «Corsi farsa LSU ignorati dal Governo» –:
di quali elementi dispongano in merito i Ministri interrogati e quali misure hanno assunto per lo svolgimento di una adeguata formazione professionale;
in che modo si intenda supervisionare la tutela dei lavoratori diversamente abili e in precarie condizioni di salute;
in che modo si intendano tutelare i lavoratori attualmente in cassa integrazione e che hanno svolto i corsi di formazione e come si possa garantire il rispetto delle condizioni contrattuali previste per questa categoria di lavoratori;
se intenda programmare ispezioni a campione negli istituti dove operano le ditte e cooperative di pulizia, per verificare il corretto svolgimento ed il rispetto delle vigenti prescrizione di legge. (5-03245)